Cardiologo: chi è, cosa fa, persorso di studi e stipendio
In ambito medico il cardiologo è una delle figure più conosciute e importanti. Si tratta di un chirurgo specializzato in cardiologia. Il termine deriva dal greco: kardia (cuore) e logos (discorso).
Quest’importante branca della medicina si occupa di individuare e curare il vasto insieme di malattie cardiovascolari. Malattie che possono essere di tipo congenito oppure acquisite con l’avanzare dell’età.
L’importanza del cardiologo è provata dal fatto che ben il 50% dei decessi in occidente sono causati da malattie cardiovascolari. La più conosciuta è sicuramente l’infarto, ma ce ne sono tante altre.
Nell’articolo di oggi cercheremo di capire tutto ciò che riguarda la professione. Partendo da chi è e cosa fa il cardiologo, fino a riportare come diventarlo, quale percorso di studi seguire e tutto ciò che gravita attorno alla professione.
Tabella dei contenuti
Chi è il cardiologo
Il cardiologo è un medico che si è specializzato in cardiologia. La cardiologia come anticipato è la disciplina che si focalizza su tutte le malattie che coinvolgono le arterie e il cuore. Il cardiologo si occupa anche di interventi chirurgici, tuttavia di questa operazione si occupa una figura definita come il cardiochirurgo.
Ci si reca dal cardiologo per diversi motivi, essendo il cuore e le arterie fondamentali per la vita, i cittadini sono soliti recarsi da questo professionista anche solo per controlli di routine, intensificandoli con il passare dell’età.
La moderna cardiologia ha portato i cardiologi a specializzarsi in diversi ambiti. Pur occupandosi sempre di malattie legate al funzionamento del cuore e delle arterie, esistono cardiologi:
- Per adulti
- Per bambini
- Specializzati in interventi chirurgici
- Specializzati in diagnostica
Cosa fa il cardiologo
La visita cardiologica permette al medico specializzato mediante un anamnesi, esami e un elettrocardiogramma di individuare le problematiche dei propri pazienti.
Riportare tutte le mansioni della figura è complesso data la presenza di numerose terminologie e processi che per essere compresi appieno richiedono anni di studi in medicina.
Il cardiologo, come vedremo in dettaglio nel corso di questo approfondimento, si avvale di due principali interventi. Il primo è detto non invasivo e consiste ad esempio nell’elettrocardiogramma standard o da sforzo. Vi sono poi una serie di trattamenti invasivi.
Ad esempio: l’elettrofisiologia o della coronaroventricolografia. Tra i principali compiti si annoverano:
Diagnosi
La prima cosa di cui si occupa il cardiologo è eseguire una serie di test necessari per comprendere quale sia la problematica. Sono diversi gli strumenti che può utilizzare. Ad esempio:
- Stetoscopio: necessario per ascoltare il battito cardiaco.
- Esami del sangue: utili per verificare la presenza d’infiammazioni o altre anomalie causate da problemi cardiaci.
- Elettrocardiogramma: l’ECG misura precisamente il battito del cuore, talvolta può essere associato ad un Holter per misurare i battiti durante la giornata.
- Prove sotto sforzo: permettono di comprendere come reagisce il cuore a fronte di uno sforzo elevato.
- Angiografia computerizzata: similmente a una radiografia permette di individuare eventuali problematiche al cuore.
La prima visita al cuore è molto importante poiché alcune problematiche legate al cuore possono avere un carattere asintomatico. Per questo motivo, già quando si è ancora molto giovani si è soliti prenotare un primo check up cardiovascolare.
Durante la visita il medico farà alcune domande sulla propria storia familiare (anamnesi) e tipicamente un elettrocardiogramma. Grazie a quest’ultimo il cardiologo può già farsi un’idea di eventuale problematiche, ad esempio:
- Problemi alle coronarie
- Anomalie nel ritmo cardiaco
- Problemi di ipertensione
Trattamenti del cardiologo
Dopo aver individuato le possibili cause del problema è compito del cardiologo curare il paziente. I trattamenti possono essere di vari tipi. Uno prevede la prescrizione di farmaci utili ad esempio per migliorare problemi quali: pressione sanguigna o colesterolo nel sangue troppo elevato.
Allo stesso tempo il cardiologo fornisce anche suggerimenti su quale sia lo stile di vita più opportuno da mantenere al fine di non aggravare la situazione.
Nel caso il medico lo ritenga necessario è possibile che oltre al trattamento farmacologico sia necessario un intervento chirurgico. Esistono molteplici interventi ai quali può essere sottoposto un paziente a seconda del problema, ad esempio:
Angioplastica: mediante l’utilizzo di un tubo viene ripristinata la funzione di una vena o un’arteria.
Interventi alle coronarie: più tubicini hanno la funzione di aprire le arterie ostruite
Installazione del pacemaker: è uno strumento che ha la funzione di regolare il battito cardiaco.
Installazione di un defibrillatore: si tratta di un piccolo dispositivo che interviene per regolarizzare il battito cardiaco.
Indipendentemente dalla tipologia di trattamento vi sono alcuni fattori di rischio che rendono più probabili l’insorgere di problemi cardiaci. Tra le cause si annoverano: diabete, fumo, obesità, stress.
Come diventare cardiologo
Per diventare cardiologo è necessario conseguire una laurea in medicina e chirurgia, la quale ha una durata di 6 anni e poi specializzarsi in cardiologia. Quest’ultimo percorso ha una durata di 4 anni.
Qualora il percorso di studi proceda senza alcun rallentamento, pertanto, dopo il diploma sono necessari circa 10 anni a cui seguono circa tre mesi di tirocinio.
Una volta terminato il periodo di tirocinio, il cardiologo deve sostenere un test necessario per ottenere l’abilitazione professionale e in ultimo iscriversi all’albo.
Si tratta di un percorso di studi e formazione lungo, complicato dal fatto che le facoltà di medicina sono a numero chiuso. Come anticipato dopo aver conseguito la laurea è necessario specializzarsi. Il percorso, della durata di 4 anni è così suddiviso:
Primo anno: Prevede la presenza del futuro cardiologo in reparto. Qui può affinare le proprie competenze, seguire alcuni pazienti affetti da varie problematiche inerenti alla materia (scompensi cardiaci, angioplastica, ecocardiografia).
Secondo anno: la specializzazione è ancora volta all’acquisizione delle competenze. In particolare lo specializzando frequenta il laboratorio di ecocardiografia dove acquisisce tutta una serie di nozioni indispensabili per svolgere la futura professione del cardiologo.
Terzo e quarto anno: negli ultimi due anni gli studi si concentrano in elettrofisiologia ed emodinamica. Durante tutto il percorso lo specializzando prende inoltre confidenza con vari dispositivi: pacemaker, defibrillatore
Esistono diverse scuole di specializzazione in cardiologia a cui potersi rivolgere. Ad esempio, si può consultare l’offerta formativa dell’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti e Pescara o le scuole di specializzazione dell’Università degli Studi di Padova.
Tipicamente un corso di specializzazione permette di acquisire tutte le conoscenze sia pratiche sia teoriche sia professionali necessarie per trattare le malattie cardiovascolari anche congenite.
Le suddette competenze possono essere acquisite solo approfondendo tutte le tematiche inerenti a:
- Apparato cardiovascolare
- Semeiotica
- Metodologia clinica
- Terapie farmacologiche
Molta importanza viene attribuita alla parte pratica ed è per questo che l’aspirante cardiologo è bene scelga strutture all’avanguardia dotate di tutte ciò che serve per apprendere quanto più riguardo la professione. In particolare, le attività previste nei vari laboratori (ecocardiografia, diagnostica), la presenza di reparti di medicina nucleare, anatomia patologica permettono di acquisire conoscenze globali.
Cardiologia prospettive, concorsi e opportunità di lavoro
Lavorare come cardiologo non è da tutti. Il percorso di studi è lungo, gli orari di lavoro sono duri ed è necessario acquisire competenze e abilità che potrebbero scoraggiare in molti. Tuttavia una volta terminato il percorso di studi e formazione trovare lavoro non risulta particolarmente difficile. I cardiologi sono molto richiesti.
Concorsi
Per lavorare nel pubblico è necessario verificare la presenza di concorsi, quindi prepararsi e risultare tra i migliori per riuscire ad essere ammessi. I bandi di concorso non mancano. Tra i requisiti di base si annoverano:
- Laurea in medicina e chirurgia
- Iscrizione all’albo dei medici
- Specializzazione in cardiologia
I concorsi, tendenzialmente strutturati in modo classico, prevedono quindi una prova scritta, una pratica e una orale. In dettaglio:
- Prova scritta: il candidato è chiamato a risolvere un caso clinico. Il caso verte sui temi tipici della cardiologia. Ai quesiti bisogna rispondere secondo la modalità “risposta aperta”.
- Prova pratica: ha l’obiettivo di valutare le capacità tecniche e manuali del candidato. Il giudizio viene dato dalla Commissione è insindacabile.
- Prova orale: infine il colloquio orale serve a determinare le conoscenze globali del candidato.
Generalmente inoltre vengono attribuiti dei punti a seconda delle pubblicazioni scientifiche, del curriculum professionale e in generale dei titoli di carrieri acquisiti. Al termine delle prove viene pubblicata la graduatoria e i vincitori del concorso prenderanno servizio dopo aver sostenuto il periodo di prova. Il trattamento economico è basato sugli accordi raggiunti in sede di contrattazione collettiva: CCNL.
Settore privato
In alternativa si possono verificare le numerose offerte di lavoro dedicate ai medici cardiologi. Le strutture private presenti in Italia sono di vario tipo e generalmente vedono la presenza di cardiologi e di altri medici specializzati.
Anche le offerte di lavoro sono molto varie, alcune offrono un contratto a tempo indeterminato, altre invece richiedono il possesso della partita IVA. In generale oltre la laurea specialistica è richiesto al candidato di essere iscritto all’albo.
Dove e quante ore lavora un cardiologo
Una volta terminati il percorso di specializzazione si può iniziare la carriera del cardiologo vera e propria.
Questo tipo di professionisti non hanno alcuna difficoltà a trovare lavoro. La richiesta è alta, chiaramente giustificata dalla complessità e l’assoluta importanza del lavoro.
Un cardiologo è presente sia negli ospedali pubblici sia nelle strutture private, può lavorare come dipendente o come libero professionista. Nel pubblico il reparto cardiologia è molto diffuso. É presente ad esempio all’Ospedale Miulli in provincia di Bari, all’Ospedale di Pietra Ligure, all’Ospedale Papa Giovanni XXIII Bergamo.
Passando al lavoro in sé è importante sottolineare che il lavoro del cardiologo è molto duro, difficile e delicato. Non possono mancare capacità di concentrazione, di lavoro sotto stress, soft skills quali: problem solving, attenzione ai dettagli, oltre che capacità manuali e precisione. Per quanto riguarda le ore di lavoro, i contratti dei medici ospedalieri sono fissati ad un massimo di 48 ore settimanali. Non è raro che il lavoro si svolga su turni anche di notte.
I cardiologi italiani inoltre, sono molto bravi. Per sapere quali sono i migliori, si consiglia una visione dei vincitori del celebre premio TopDoctors Awards, tra i cardiologi troviamo il Prof. Ruggero De Paulis, il Prof. Luigi Martinelli, il Prof. Giuseppe Speziale e tanti altri.
Quanto guadagna un cardiologo
Per capire i possibili guadagni o lo stipendio di un cardiologo bisogna in primo luogo distinguere se il medico lavora presso una struttura pubblica o presso una struttura privata.
Partiamo dal primo caso. Trattandosi di un un lavoro nel settore pubblico le tabelle retributive sono accessibili a tutti e pertanto è possibile farsi un’idea molto precisa riguardo i guadagni lordi di un cardiologo. Ad esempio è possibile consultare le retribuzioni annue lorde pubblicate dall’Ospedale San Paolo.
Da queste si evince che lo stipendio è di circa 43.000 EUR annui a cui bisogna aggiungere una parte di retribuzione derivante dai risultati (circa 1.700 EUR anni) più altre voci fisse pari a circa 12.000 EUR. In totale la retribuzione annuale lorda supera i 50.000 EUR e può arrivare anche a 60.000 EUR a seconda dell’anzianità.
Lo stipendio o i guadagni risultano più elevati qualora il cardiologo lavori presso un centro privato.
Anche in questo caso l’esperienza influisce sui guadagni. Dalle fonti raccolte, ad ogni modo, i guadagni minimi lordi partono da 90.000 EUR e possono arrivare fino a 200.000 EUR annui.
Perché specializzarsi in cardiologia
Optare per una specializzazione in cardiologia ha diversi vantaggi. Come evidenziato in precedenza non dovrebbe essere difficile trovare lavoro dato l’alta richiesta di questi professionisti. Inoltre, anche i guadagni, soprattutto dopo diversi anni di esperienza e presso gli istituti privati risultano decisamente più alti della media nazionale.
C’è infine un ultimo punto da considerare. Come evidenziato in una relazione del Ministero della Salute il numero di decessi annui in Italia a causa di malattie del sistema circolatori è elevatissimo oltre 224.000 decessi. Quasi il 40% delle morti totali. Le malattie più diffuse sono:
- Infarto del miocardio
- Angine pectoris
- RIvascolarizzazioni
- Coronaropatia
Fare il cardiologo è in conclusione una scelta che permette di salvare vite umane, uomini e donne, affetti da gravi problemi che possono essere prevenuti e risolti solo grazie alla presenza di questi importanti professionisti.
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