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Disegnatore meccanico: chi è, cosa fa, quanto guadagna

Il mercato del lavoro, come sappiamo, subisce periodicamente modifiche, oscillazioni, fluttuazioni.

Alcuni mestieri sono inevitabilmente più indispensabili di altri, e chi ha portato a termine efficacemente il percorso di studi necessario a praticarli si è trovato davanti ad una situazione grandemente favorevole.

In particolare, la mansione di disegnatore meccanico (o disegnatore tecnico) ha una continua richiesta e difficilmente conosce crisi. 

Vediamo insieme chi è il disegnatore meccanico, quali sono le sue mansioni, il suo percorso di studi e le sue possibilità di guadagno! 

Chi è il disegnatore meccanico

Alcune ricerche hanno evidenziato che le aziende hanno difficoltà a rintracciare abili disegnatori meccanici, la cui disponibilità è via via più bassa.

Il motivo è piuttosto semplice: alcune delle mansioni del disegnatore meccanico sono assimilabili a quelle di altre professioni, come quella dei progettisti CAD. Chi è progettista CAD, però, compie un percorso di studi più limitato, e non potrà, durante la carriera, eseguire alcune attività invece indispensabili.

Al contrario il disegnatore meccanico conosce a menadito questo flusso di lavoro, in tutte le sue parti, e ha anche molte altre abilità, che possono rivelarsi decisamente utili alle aziende in cui è impiegato. 

Definire con precisione il lavoro del disegnatore meccanico significa scontrarsi con peculiarità tecniche e complesse di questa professione, difficili da comprendere per chi non è nel settore. 

In linea generale possiamo dire che il disegnatore tecnico si occupa di disegnare e progettare macchinari, utensili, strumentazioni e attrezzature, che verranno poi costruite, collaudate, vendute e utilizzate nelle aziende tecniche. 

Ecco come si svolge il flusso di lavoro di questo professionista. 

  1. Il progettista sviluppa un bozzetto, cioè un’idea approssimativa dello strumento o della macchina da costruire. Quando il bozzetto arriva nelle mani del disegnatore meccanico è molto approssimato e deve essere rifinito in tutti i suoi più piccoli dettagli: questa è proprio la mansione del disegnatore meccanico. A volte, a seconda della difficoltà del progetto, il disegnatore meccanico può intervenire anche in aiuto del progettista, per affinare il design e velocizzare la fase di preparazione. Durante la fase di preparazione non è inusuale lavorare a fianco di tutti gli altri professionisti della progettazione, dai fornitori di materiali agli scienziati della costruzione fino ai disegnatori e ai clienti stessi.
  2. Il disegnatore prende in carica il bozzetto, rifinendo tutti i dettagli e verificando che, almeno sul piano teorico, il progetto funzioni correttamente in tutte le sue parti. Lo passa dunque al settore costruzione. 
  3. Il bozzetto passa nelle mani dei costruttori, che realizzano alcuni modelli o bozze. Verificato il design migliore, esso viene approvato e si passa alla serializzazione e finalizzazione del modello. Tutta la fase di supervisione rimane nelle mani del disegnatore, che in base alle criticità riscontrate torna sul design e lo corregge e modifica, anche seguendo i riferimenti dati dai clienti per le proprie necessità. 

I settori in cui opera un disegnatore meccanico

La professione di disegnatore meccanico non è affatto limitata alla progettazione ed ideazione di macchine, strumenti ed utensili, sebbene questa specialità sia in generale la più richiesta. 

Uno dei settori in cui l’elemento creativo del mestiere è più valorizzato è quello del design architettonico e della progettazione di oggetti.

In questi settori il disegnatore tecnico sarà chiamato certamente a curare la progettazione tecnica e meccanica, ma anche a sviluppare strategie più creative ed innovative che vengano incontro alle esigenze specifiche del cliente. 

Un settore che troverà indubbiamente molto respiro nei prossimi anni è quello della biomeccanica.

La medicina tende quotidianamente a cercare soluzioni tecnologicamente avanzate per migliorare la qualità della vita dei pazienti e dei malati, e quando si parla di progettazione meccanica il disegnatore tecnico diventa essenziale.

Pensiamo, ad esempio, al lavoro sulla protesica di nuova generazione, che conferisce una qualità della vita sempre migliore ai malati. Se alcuni progetti di biomeccanica sembrano ad oggi avveniristici (per esempio, la stampa in 3D di interi organi o parti di organi perfettamente funzionanti), è molto probabile che in futuro diventeranno invece la normalità, per consentire ai medici di avere migliori possibilità di cura dei pazienti, senza dipendere da costose e complesse ricostruzioni, interventi a cielo aperto o donazione di organi. 

C’è poi da considerare il settore aerospaziale, indubbiamente complesso e ancora primigenio, per molti aspetti, ma con budget e potenzialità davvero impressionanti, specie per gli -oggi- studenti che si interfacceranno al mondo del lavoro tra alcuni anni. 

L’ultimo settore molto interessante è quello della robotica sperimentale. Indubbiamente i robot sono le macchine del futuro: nessuno di noi può sapere quando diventeranno la norma nel mondo, ma ad un certo punto arriveremo a quella condizione. I disegnatori meccanici, in questo senso, saranno vitali per la progettazione e lo sviluppo di macchine sempre più complesse ed articolate, che più capacità e possibilità di assistenza dei propri “padroni”. 

Progettista CAD e disegnatore meccanico: in che modo si differenziano? 

Il progettista, come detto, è la figura che realizza il bozzetto di partenza del progetto. Tutti i dettagli vengono poi creati, corretti e modificati dal disegnatore meccanico. 

Se la competenza del progettista CAD si ferma alla fase di bozza, il disegnatore meccanico potrebbe invece partire da zero e seguire tutte le fasi della lavorazione, fino alla consegna del prodotto finito al cliente.

La maggior completezza del suo lavoro e il più alto numero di capacità e conoscenze è proprio il motivo per cui le aziende faticano a trovare professionisti di questo tipo, perché la sua formazione è più lenta e più complessa.

A proposito di formazione, analizziamo ora quali sono i percorsi consigliati per diventare disegnatori meccanici.

La formazione del disegnatore meccanico

Come detto in apertura, molti professionisti con lauree e titoli prestigiosi faticano poi ad inserirsi in un mercato del lavoro statico e spesso arretrato. Questo non vale per i disegnatori meccanici, che sono pochi eppure indispensabili in tutte le realtà produttive che lavorano con la meccanica. Scegliere il giusto percorso di studi da intraprendere è ovviamente il passo più fondamentale per assicurarsi buone possibilità di carriera una volta terminato il percorso. 

Una formazione di natura tecnica è indispensabile. I titoli inferiori più quotati sono indubbiamente il diploma di perito meccanico, industriale o elettronico. 

Successivamente è necessario frequentare un ciclo completo presso una facoltà di Ingegneria. Ovviamente, le specifiche facoltà più quotate sono due: 

  • Meccanica;
  • Industriale.

Nel corso di questi studi verranno imparati principalmente: 

  • Elementi approfonditi di matematica, fisica, meccanica, meccatronica, elettrotecnica;
  • Elementi di disegno tecnico e grafica 2 e 3D;
  • Elementi di design del prodotto finale;
  • Tecnologie dei materiali;
  • Elementi di lavorazione meccanica.

Dopo la laurea è possibile intraprendere percorsi magistrali, master e dottorati che aumentano ancora di più la disponibilità di capacità e la padronanza degli elementi di progettazione raffinata.

La formazione superiore permette anche di iniziare ad interfacciarsi con le aziende, per esempio nell’ambito degli scambi tra università e luoghi di lavoro, con i tirocini e le conferenze: una possibilità assolutamente imperdibile per i professionisti di domani, che potrebbero arrivare al conseguimento del titolo desiderato con già in mano alcune proposte concrete di lavoro. 

Capacità e competenze di un disegnatore meccanico

Come sempre, a beneficio della chiarezza, dividiamo le capacità dei professionisti in due categorie: quelle specifiche e legate strettamente al mestiere e quelle generiche. 

Le capacità specifiche (hard skills) del disegnatore meccanico devono essere: 

  • Alta qualità della conoscenza del disegno tecnico meccanico;
  • Alta capacità di manipolazione dei pacchetti e software CAD;
  • Alta capacità di utilizzo dei software di progettazione meccanica in 2D e 3D (alcuni nomi particolarmente noti sono Solidworks, Inventor, Solid Edge, CATIA);
  • Perfetta conoscenza dei principi della progettazione meccanica, dei processi di lavorazione;

Le capacità generiche sono più che altro propensioni della psiche dell’individuo. Non si imparano, perché derivano da esperienze non necessariamente legate agli studi o al lavoro, ma si possono affinare con il tempo e lo sforzo. Un disegnatore meccanico deve imprescindibilmente sapere: 

  • Lavorare in gruppo, per via del frequento interfacciarsi con altri professionisti e colleghi;
  • Avere buone capacità di comunicazione; sarà suo compito, infatti, redigere i manuali di istruzioni delle macchine, che verranno consegnati ai clienti al momento della finalizzazione del progetto;
  • Padroneggiare in modo proficuo il proprio time management e la gestione dei progetti e delle consegne;
  • Essere proattivo, reattivo, flessibile e sapere come risolvere velocemente le criticità;
  • Avere un’indole precisa, ordinata, metodica;
  • Saper affrontare i problemi con il pensiero laterale e la creatività.

I guadagni e le possibilità di carriera

Parliamo ora dei possibili guadagni di un disegnatore meccanico, mettendo anche a confronto gli stipendi medi in Italia e in altri paesi del mondo. 

In Italia, le prospettive sono le seguenti: 

  1. Con 0-3 anni di esperienza si può ambire ad un guadagno indicativo di 1300-1350 euro al mese;
  2. Con 4-9 anni di carriera si possono guadagnare circa 1700-1800 euro al mese;
  3. Un senior, con 10-20 anni di esperienza, può guadagnarne agevolmente 2000-2300;
  4. A fine carriera, dopo 20 anni di esperienza, si può arrivare oltre i 2500.

In altri paesi la situazione può essere molto diversa. Facciamo qualche esempio.

Negli Stati Uniti la retribuzione media per la stessa mansione è compresa tra i 42 e i 61 mila dollari all’anno (34-50 mila euro, al cambio odierno). 

In Germania, nazione a tradizione industriale antica, è possibile guadagnare piuttosto facilmente 55-60 mila euro l’anno già a metà carriera. 

La situazione francese è meno rosea di quella tedesca, ma comunque più notevole di quella italiana: parliamo indicativamente di 25/30 mila euro l’anno. 

Ancora diversa è la situazione nelle aziende di altissimo profilo e orientate all’internazionalità.

Una grande multinazionale avrà decisamente più risorse da destinare ai propri lavoratori di una piccola azienda, dunque i più ambiziosi e capaci potranno orientarsi proprio a questo mercato d’élite per aumentare i propri guadagni, avere un maggior numero di responsabilità ed interfacciarsi con progetti di assoluta innovazione. 

Dipendenti o liberi professionisti?

La valutazione che abbiamo appena spiegato tiene conto di posizioni da dipendenti, impiegati nella stessa società a tempo pieno.

Nulla toglie, però, di poter lavorare come disegnatori meccanici anche tramite la libera professione, interfacciandosi a più clienti alla volta e curando un maggior numero di progetti.

Le cifre in questo caso salgono anche notevolmente. Va da sé che per lavorare come liberi professionisti è indispensabile: 

  • Avere un proprio giro di clienti affidabili;
  • Saper gestire con ancora più accuratezza il tempo e le risorse;
  • Essere disposti a ricevere meno formazione diretta in azienda e avere più responsabilità nel corso della giornata.

Le possibilità di carriera di un disegnatore meccanico

Alcuni dei settori che abbiamo analizzato e segnalato come quelli di maggiore interesse per i disegnatori meccanici diventeranno probabilmente preponderanti nei prossimi anni: tra le competenze fini e le nuove possibilità della tecnologia, è improbabile che la carriera di disegnatore meccanico possa essere definita statica o ripetitiva. 

Le possibilità di carriera, sia in Italia che all’estero, sembrare dunque decisamente interessanti. Vediamone alcune.

Il percorso tradizionale si snoda generalmente attraverso i classici avanzamenti di carriera in azienda: da junior, a mid-term a senior. 

I senior possono ambire ovviamente a diventare referenti dei progetti (anche detti project manager). Le posizioni manageriali come quella di Responsabile della progettazione meccanica oppure di Responsabile dell’ufficio tecnico della progettazione richiedono abilità acquisite nel corso della carriera, come: 

  • Forte orientamento al lavoro di squadra;
  • Abnegazione e disponibilità a fare trasferte, parlare con i clienti, seguire progetti di crescente difficoltà e con aziende estere;
  • Disponibilità ad insegnare ai nuovi candidati.

L’ultima possibilità è, ovviamente, quella dell’insegnamento. Avviata una carriera fruttuosa da disegnatore meccanico è possibile diventare referenti per l’istruzione, pubblica o privata nel settore universitario, oppure tramite corsi e master di approfondimento indetti da Enti, associazioni oppure dalle stesse aziende che desiderano alzare il livello delle competenze del proprio staff.

La professione di insegnante non richiede solamente una metodica, precisa e completa padronanza degli elementi teorici ma forte predisposizione individuale e psicologica. In ogni caso, è indubbiamente una scelta da tenere a mente per esempio a fine carriera. 

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