I lavori freelance più pagati
Per freelance si intende chi svolge un’attività lavorativa senza vincoli di collaborazione duraturi. Nonostante sia un termine moderno, le prime tracce del suo significato risalgono al 1820, precisamente nel romanzo Ivanhoe di Walter Scott.
Lo scrittore faceva riferimento ai soldati mercenari, non soggetti cioè ad alcun vincolo di patria.
Oggi l’ambito di applicazione della parola è radicalmente diverso. È utilizzato in ambito lavorativo principalmente nei settori del giornalismo, lo sviluppo web e più in generale tra i professionisti non legati da contratto fisso con un’azienda.
L’ISTAT li definisce come occupati indipendenti: “coloro che svolgono la propria attività lavorativa senza vincoli formali di subordinazione. Sono compresi: imprenditori; liberi professionisti, lavoratori autonomi, coadiuvanti nell’azienda di un familiare (se prestano lavoro nell’impresa senza il corrispettivo di una retribuzione contrattuale come dipendenti), soci di cooperativa, collaboratori (con e senza progetto) e prestatori d’opera occasionali”.
Tabella dei contenuti
Perché le aziende hanno una crescente richiesta di freelance
Le possibilità di lavorare da remoto, grazie alle forme di Lavoro Agile o Smart Work hanno visto una forte crescita causata dall’emergenza sanitaria Covid-19. Le aziende si stanno muovendo per implementare mansioni eseguibili da remoto.
Questa possibilità è dovuta dal fatto che molti processi aziendali sono eseguibili senza la necessità che il lavoratore si trovi fisicamente presente in sede.
Freelance e agenzie dal canto loro, da tempo sono abituate a svolgere mansioni interamente da remoto.
Un freelance o un’agenzia specializza ad esempio possono essere una risorsa e ingaggiati per un periodo limitato in attività di restyling del sito web o per una campagna pubblicitaria limitata nel tempo.
Freelance o libero professionista? Le differenze
Spesso si cade nell’errore di tradurre in italiano il termine freelance con libero professionista. In realtà sono due termini differenti.
Il libero professionista è definito tale perché iscritto all’albo della sua categoria lavorativa di appartenenza (avvocato, medico, commercialista, notaio, ingegnere). Diversamente un freelance non è iscritto ad alcun ordine.
Uno sguardo alle statistiche, quanti freelance e lavoratori autonomi ci sono in Europa
Secondo il rapporto Istat del 2018, sono 32.6 milioni le persone comprese tra i 15 e 74 anni in Europa che svolgono il proprio lavoro da autonomi, come liberi professionisti o freelance.
Il 30% dei lavoratori in Grecia sono autonomi, così come il 22% in Italia, il 18% in Polonia e il 17% in Romania. Danimarca e Lussemburgo sono al contrario in fondo a questa classifica. Lo rivela Eurostat con un’indagine del 2018.
ADP, un azienda specializzata in risorse umane ha stilato un rapporto numerico sui freelance in Europa.
I lavoratori dipendenti che stanno valutando di abbandonare la professione per diventare freelance sono il 15% in calo rispetto al 2016. Il campione di riferimento è di 10.585 lavoratori in Europa: Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Spagna, Svizzera e Regno Unito.
Quali sono i tipici lavori del freelance
Ebizfacts.com ha analizzato oltre 2 milioni di profili freelance al fine di comprendere quali sono i lavori più pagati.
Il web è ampiamente fornito di corsi e tutorial indirizzati verso la specializzazione in attività che permettono di lavorare in maniera autonoma.
I lavori maggiormente svolti dai freelance secondo i dati forniti da una celebre piattaforma americana dedicata sono:
- Sviluppatore web
- Consulente strategie digital marketing
- Sviluppatore di software
- Programmatore
- Esperti in SEO
- Copywriter
- Grafico
- Data Analysis
- Esperto in vendite su Shopify
- Advertiser /inserzionista social network
I programmatori informatici sono la categoria di freelance più pagati, il 20.9% di questi guadagna almeno 1000 USD (887 EUR) al mese. La maggior parte di questi sono sviluppatori, il 6.5% invece sono specializzati nell’uso di software complessi.
Risultano altresì ben pagati lavori inerenti al mondo del marketing, il 7.7% di questi supera la soglia dei 1000 USD.
Lo studio condotto dimostra inoltre che tra i programmatori, i più richiesti sono coloro che hanno abilità nell’uso di wordpress (nota piattaforma per la creazione di siti web).
Tra i servizi legati alla scrittura, i più richiesti e ben pagati risultano i copywriters e gli editori.
È interessante notare che solo 1 freelance su 800 riesce a guadagnare più di 1000 USD (887 EUR) al mese.
Il grafico mostra quali lavori freelance hanno maggiori possibilità di ottenere un guadagno uguale o superiore ai 1000 USD.
Professione freelance i guadagni dipendono da te
Prima di dare uno sguardo alle professioni freelance più redditizie è doveroso fare alcune premesse.
L’abilità del freelance influisce totalmente sui guadagni
Nonostante sia possibile stimare quali attività in linea di massima siano più richieste dal mercato del lavoro e per quali di queste ci sia maggior possibilità di guadagno, lavorare come freelance non significa avere uno stipendio fisso come quello di un impiegato o di un operaio.
Si può intendere come un’attività lavorativa senza confini definiti in termini di guadagno.
Un freelance preparato, altamente qualificato, capace di abbinare strategie di comunicazione efficaci alle proprie abilità può di fatto non avere limiti in termini di guadagno.
Un freelance invece che non si dedica con passione e dedizione alla sua attività potrebbe non guadagnare mai un centesimo.
Lavorare da autonomi significa mettersi in gioco ed essere consapevoli che nessuno potrà mai dirvi a priori quali saranno esattamente i guadagni perché sono fortemente dipendenti dalle abilità del singolo. Per fare un esempio estremo pensiamo ai calciatori, solo 1 ragazzo su 5.000 riesce ad esordire in serie A e quindi a firmare un contratto remunerativo, magari milionario.
Per un freelance è la stessa cosa, se è presente talento, dedizione e passione per il proprio lavoro i risultati arriveranno, diversamente è necessario pensare di cambiare la propria attività.
L’importante è saper venire incontro alle richieste del mercato
Lavorare autonomamente significa che nessuno si preoccuperà se il vostro lavoro è innovativo o obsoleto, se ha prospettive o è una moda passeggera.
Risulta indispensabile tenere sempre un occhio sull’evoluzione e sulla comprensione del mercato, adattandosi agli scenari in continua evoluzione.
È per questi motivi che un elenco di professioni più redditizie in ambito di lavoro freelance vanno prese con le dovute distanze.
Un programmatore degli anni novanta ad esempio oggi sarà verosimilmente anche uno sviluppatore web, un bravo editor o copywriter negli stessi anni avrà dovuto implementare abilità SEO non richieste 30 anni fa.
Un bravo grafico negli anni avrà dovuto aggiornarsi ed imparare ad usare software informatici per le sue realizzazioni.
Fatte queste dovute premesse, possiamo ora dare uno sguardo alle professioni più richieste sul mercato, avere un’idea sulle retribuzioni e provare ad immaginare alcune professioni future.
Guadagni dei freelance in Italia
Un recente studio condotto da Page Personnel un’agenzia specializzata nella selezione del personale, dimostra come i cambiamenti socio-economici del mercato hanno portato le aziende a ricercare figure specializzate in professioni altamente profilate.
Le attività nel campo dell’informatica risultano le quelle più richieste.
Diamo uno sguardo a quali professioni possono essere svolte da un freelance professionista:
Affiliate Marketing Manager
È una figura specializzata in comunicazione web, pubbliche relazioni e pubblicità. Si occupa di gestire la comunicazione a tutti i livelli, siti web, pagine social e di ricercare, indirizzare e fidelizzare il traffico web di un’azienda.
La retribuzione base è di 28.000 EUR lordi annui e risulta in costante crescita.
Growth Hacking
Il Growth Hacker è un professionista che utilizza strategie di web marketing mirate ad acquisire nuovi potenziali clienti. È indicato per le nuove aziende come le startup, ma la sua figura sta suscitando sempre più interesse anche tra le medie e grandi imprese.
Google Trends l’interesse per questa professione è esploso in Italia dal 2013. La retribuzione in Italia è compresa tra i 27.000 e 60.000 EUR lordi annui.
Javascript Engineer
È una professione specializzata nel linguaggio di programmazione JavaScript utile ad aggiungere effetti e animazioni alle pagine web. JavaScript è considerato il linguaggio universale web, risulta un requisito base per ogni Web Developer.
La retribuzione si attesta tra i 30.000 e 60.000 EUR lordi annui.
Export Manager
L’Export Manager è indicato per le aziende interessate a espandersi sul mercato internazionale. I processi di internazionalizzazione richiedono figure specializzate che conoscono i mercati esteri.
Sono richieste conoscenze in campo marketing, tecniche di negoziazione, studi in diritto internazionale e conoscenza delle lingue.
Lo stipendio base è di 25.000 EUR lordi ma può arrivare in breve tempo a 37.000 EUR lordi l’anno.
Ingegnere informatico
Una laurea in Ingegneria informatica permette di acquisire conoscenze molto richieste dalle aziende italiane che necessitano di realizzazione e gestione di software, sistemi e dispositivi.
Nello specifico l’ingegnere informatico è specializzato in sviluppo software o hardware, in entrambi i casi la retribuzione è intorno i 30.000 EUR lordi l’anno.
Mobile Application Developer
Lo sviluppo di app per dispositivi mobili iOS o Android, quali assistenti virtuali e software per la pianificazione delle attività, è un’attività in continua crescita.
Questa professione richiede la conoscenza di linguaggi quali Objective C, C++, C# o Java. Per acquisire competenze in questo campo è necessaria una laurea in Software Engineering, Mobile Application Development, Mobile Computing, Computer Science o la più classica Ingegneria Informatica e Gestionale.
La retribuzione parte da 20.000 EUR lordi l’anno e può raggiungere i 40.000 EUR.
I lavori da freelance del futuro
La libera professione necessita un continuo sguardo rivolto verso le attività future. In un mercato in rapida evoluzione è prevedibile che molte attività richieste oggi potrebbero non essere altrettanto richieste domani.
Riportiamo un elenco di attività che in futuro potrebbero essere tenute in considerazione da un freelance.
Analista di gestione
È una figura altamente specializzata in ambito economico, responsabile del bilancio di un’azienda. Il suo compito è quello di guidare le scelte aziendali. È un manager a tutti gli effetti, responsabile di dare una direzione all’azienda rivolgendo lo sguardo verso il futuro.
Logopedista
Con una crescita del 27% nei prossimi anni, i professionisti nella cura e nella prevenzione di disturbi nella comunicazione nei bambini e negli adulti, risulta tra le professioni a più alto tasso di richiesta.
Consulente medico
Gli enormi passi avanti della medicina aprono spazio a nuove figure specializzate in campo medico e capaci di gestire gli studi medici sotto ogni profilo, dalle novità in ambito medico alle strategie comunicative.
Consulente genetico
Tra le professioni in crescita il consulente genetico vedrà un aumento di richiesta stimato del 17%. Il suo compito è quello di valutare e intervenire preventivamente sullo svilupparsi di alcune malformazioni ereditarie come ad esempio i disturbi genetici.
Analista della sicurezza informatica
Privacy e tutela dei dati sensibili sono un tema molto sentito dalla popolazione. Si stima che gli specialisti in questo settore vedranno una crescita di richieste per servizi di sicurezza informatica del 32% entro il 2028.
Report occupazionale per il 2019-2023
Il rapporto dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro mostra una previsione su quale sarà il fabbisogno occupazionale nel periodo 2019-2023 scaricabile dal sito di Unioncamere.
Il report sottolinea come la “Digital Trasformation e l’Ecosostenibilità avranno un peso determinante nel caratterizzare i fabbisogni occupazionali dei diversi settori economici, arrivando a coinvolgere circa il 30% dei lavoratori di cui imprese e Pubblica Amministrazione avranno bisogno nei prossimi 5 anni.”
Le professioni emergenti in questo settore saranno quelle del Data Scientist, Big Data Analyst, Cloud Computing Expert, Cyber Security Expert, Business Intelligence Analyst, Social Media Marketing Manager, Artificial Intelligence Systems Engineer.
Altri settori che vedranno un aumento di richiesta occupazionale sempre secondo il rapporto sono nella filiera “salute e benessere”. Le attività richieste saranno medici, infermieri, fisioterapisti e tecnici di laboratorio medico.
Nella filiera “educazione e cultura” le professioni richieste saranno quelle di docenti, progettisti di corsi di formazione, traduttori, organizzatori di eventi culturali, esperti di comunicazione e marketing dei beni culturali.
Il settore “meccatronica e robotica” richiederà tecnici specializzati in automazione e sistemi meccatronici, tecnici per la gestione e manutenzione dei robot industriali, progettisti di impianti industriali e addetti alla programmazione di macchine a controllo numerico.
La “mobilità e logistica” ricercherà tra le 85.000 e le 98.000 unità di addetti alla logistica, controllori del traffico aereo, navale e ferroviario, conducenti di mezzi pesanti.
La filiera “energia” richiederà tecnici della produzione di energia elettrica, professionisti in controlli chimici e gestori di impianti di recupero e riciclaggio dei rifiuti e trattamento delle acque.
Vantaggi e Svantaggi della professione Freelance
La professione freelance ha tra i maggiori vantaggi quello di poter gestire il proprio tempo. Se un lavoratore full-time supera agevolmente le 40 ore settimanali, il libero professionista sulla carta ha più flessibilità.
Tuttavia secondo i dati raccolti dal Payoneer su 21.000 freelance sparsi in 170 paesi il numero medio di ore lavorate per settimana è compreso tra le 30 e le 50, un numero simile al lavoratore dipendente.
Le insicurezze sulla stabilità del proprio lavoro sembrano in maniera diversa colpire sia i lavoratori dipendenti sia i lavoratori autonomi. I primi anche sotto un contratto a tempo indeterminato sono esposti a tagli del personale, crisi aziendali e cassa integrazione. I secondi invece devono costantemente ricercare di nuovi contatti e opportunità lavorative.
Il lavoratore autonomo inoltre non ha benefici in termini di tredicesima, ferie pagate e contributi pensionistici ai quali dovrà provvedere in maniera autonoma.
Se il freelance è immune dalle tensioni che possono generarsi all’interno di un contesto lavorativo, al contrario può avvertire un senso di solitudine. Per questo motivo molti lavoratori autonomi scelgono ambienti co-working per svolgere le attività.
Freelance e burocrazia
Quando non è necessario aprire una partita IVA? Per l’attività di freelance non è obbligatorio aprire una Partita Iva se il guadagno annuo del lavoratore autonomo non supera i 5.000 EUR.
In questo caso infatti le prestazioni lavorative ricadono nella definizione di prestazioni occasionali.
La norma è inserita nell’articolo 2222 del Codice Civile.
“Si può definire lavoratore autonomo occasionale chi si obbliga a compiere, dietro corrispettivo, un’opera o un servizio con lavoro prevalentemente proprio, senza vincolo di subordinazione, né potere di coordinamento del committente ed in via del tutto occasionale.”
Non vi è solo un vincolo economico da rispettare. La collaborazione del freelance non può essere superiore ai 30 giorni con la stessa azienda durante l’anno solare, non può essere cioè stabile e continuativa.
Quando è necessario aprire una partita IVA
Se le attività svolte non ricadono nelle condizioni del lavoro occasionale, è necessario procedere con l’apertura della partita IVA.
Per farlo bisogna comunicare all’Agenzia delle Entrate l’inizio attività entro 30 giorni.
La dichiarazione va presentata compilando il modello AA9/12 scaricabile dal sito dell’Agenzia ( ).
Il modulo compilato e allegato del documento di identità deve essere consegnato agli uffici preposti via raccomandata con ricevuta di ritorno o in modalità telematica.
Tra le informazioni richieste vi è il codice ATECO, che individua l’attività svolta. In caso di più attività bisogna marcare il riquadro dell’attività svolta in prevalenza.
Inoltre, bisognerà marcare il regime contabile prescelto, scegliendo tra il forfettario o di contabilità ordinaria.
Le differenze principali tra i due regimi di contabilità riguardano l’ammontare del fatturato.
In generale il regime ordinario è riservato alle società di grandi dimensioni che superano i 400.000 EUR di vendite di servizi o 700.000 EUR per altri tipi di servizi.
La contabilità ordinaria è obbligatoria per imprese individuali, società di persone, enti non commerciali.
Regime Forfettario
È destinato agli operatori economici di ridotte dimensioni e prevede semplificazioni ai fini IVA e contabili.
I ricavi o compensi non devono superare i 65.000 EUR annui.
Il vantaggio principale riguarda il versamento dei tributi che sono fissi al 15%. (regime flat tax).
L’aliquota scende al 5% nel caso il contribuente non ha esercitato nei tre anni precedenti un’attività professionale o d’impresa.
I titolari di regime forfettario non sono tenuti all’obbligo di fatturazione elettronica.
È consigliato consultare un commercialista per l’adempimento di queste pratiche burocratiche.
Costi di una partita IVA in regime ordinario
In caso di iscrizione al regime ordinario, è necessario iscrivere la ditta alla Camera di Commercio versando una quota compresa tra gli 80 e 100 EUR.
È necessario prevedere i costi del commercialista variabili e stimabili in 1.000 EUR annui, e i contributi INPS.
Inoltre, sono previsti il pagamento di IRPEF e IRAP che sono dipendenti al reddito generato.
Costi di una partita IVA in regime forfettario
Prevede un’aliquota fissa variabile del 15% o del 5% valida per i primi cinque anni di attività.
Non è possibile dedurre o detrarre le spese, fatta eccezione per i contributi previdenziali.
Il mantenimento della partita IVA è vincolato al volume dell’attività e ai costi di gestione del personale e dei collaboratori.
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