Come diventare tassista: licenza, stipendio e mansioni
Se ti piace la città e guidare, allora il lavoro da tassista è proprio quello che fa per te.
Non so se si possa definire un lavoro alla portata di tutti, di certo però si può dire essere una professione in cui ci vuole tanta pazienza e tanta passione per la guida.
Questa professione nasconde molte sfaccettature a molti sconosciuti: si cercherà quindi di fare maggiore chiarezza su questa professione e come potervi accedere nel caso in cui siate interessati ad intraprendere questa carriera, come ottenere una licenza e infine fare chiarezza su quanto questa figura possa guadagnare.
Tabella dei contenuti
Chi è un tassista
Di certo ci sono molti modi in cui un tassista viene visto nell’immaginario collettivo. Molte femminucce ricorderanno quegli omini dentro quelle macchine gialle tanto presenti nelle strade newyorkesi, mentre i maschietti penseranno a tutte le giovani e belle donne che potranno salire sulle loro vetture disperate e bisognose di attenzioni.
Fatto sta che il taxista è un uomo che passa molte ore dentro l’abitacolo della sua vettura, con la consapevolezza che il suo lavoro consiste nel trasportare tutti coloro che desiderano un passaggio da un posto ad un altro.
Di certo è un lavoro dove si viaggia, ma per lo più i percorsi richiesti ad un tassista sono per andare da un capo all’altro della città, oppure per fare il tragitto albergo-aeroporto/stazione-casa.
Cosa fa un tassista
Anche se nella maggior parte dei casi un tassista non fa mai delle corse molto lunghe, ha la possibilità di trasportare moltissime moltissime persone diverse e, se sono fortunati, possono ascoltare le loro storie.
In centro nevralgico dell’attività di un tassista è l’abitacolo dell’auto, che può essere di sua proprietà, o di proprietà dell’azienda per cui lavora.
La tipologia di autovetture che guidano possono essere quella di una macchina di grandezza standard, delle station wagon, pulmini, minivan a seconda dell’esigenza: non è scontato infatti dover trasportare delle famiglie numerose, quindi con appresso molti bagagli e dove guidare automobili come dei minivan, oppure dei businessman, soliti a viaggiare da soli e quindi la necessità sarà quella di prendere una macchina standard per effettuare il tragitto.
Oltre al trasporto dei passeggeri, un tassista, nell’ambito delle sue competenze facilita la salita e la discesa dei passeggeri dall’autovettura e carica e scarica i bagagli di questi. Per arrivare da un percorso ad un altro, un tassista può mettere il navigatore, anche se un soggetto con qualche anno di esperienza è perfettamente in grado di aggirarsi per gran parte dei luoghi dei dintorni.
Un requisito estremamente utile per intraprendere la carriera da tassista è quello di conoscere le lingue. Non è necessario avere un livello alto, ma per lo meno riuscire a farsi capire per le informazioni base per quanto riguarda il trasporto, quindi dove andare, quante persone hanno bisogno del passaggio e quanto costa il servizio.
Nel caso in cui ci siano dei problemi di comprensione con il vostro interlocutore, si consiglia di tenere nel cassetto della vostra auto un piccolo block notes in cui poter far scrivere il luogo in cui il vostro cliente vuole arrivare e quando voi chiederete per il servizio.
Questa figura professionale potrà trovarsi in mezzo a delle dispute o delle lamentele per come è stato svolto il servizio, per il tragitto fatto o per l’importo richiesto, sarà quindi premura del tassista essere in grado di gestire in maniera civile le potenziali problematiche.
Un tassista passa la maggior parte della giornata all’interno della sua autovettura, perciò sarà loro premura tenere pulita la macchina, controllare che tutti gli impianti e tutti i meccanismi siano perfettamente funzionanti per ridurre al minimo i rischi di rimanere a piedi.
Per questo, almeno una volta a settimana, la macchina di un tassista deve essere pulita, avere la pressione delle gomme perfettamente a normal, guardare la quantità d’olio della macchina, controlla il funzionamento o meno delle spie e compie tutti gli interventi di riparazioni necessari e che è in grado di fare.
Facendo di mestiere il guidatore, un tassista deve essere in grado di guidare sotto ogni condizione atmosferica; che sia pioggia, neve o nebbia, un vero professionista si sente in obbligo di portare a destinazione il suo cliente, eventualmente avvertendolo del possibile allungamento del tempo del viaggio e quindi eventuali variazioni di remunerazione del servizio.
Il suo lavoro si basa sui turni, ma dipende anche in che modalità di lavoro si trovi. I tassisti infatti possono lavorare per una grande azienda, oppure da privato libero professionista.
Nel caso in cui lavori come dipendente, un tassista lavora sulla base di turni imposti dall’azienda, deve utilizzare una precisa autovettura, che mostri il logo dell’azienda o il circuito di cui fa parte, utilizza dei precisi tassametri forniti dall’azienda in cui poi gli impiegati degli uffici verificheranno le ore fatte dal tassista che dovrà compilare alla fine di ogni turno dei moduli dove spiega esattamente quante corse ha effettuato, dove, quanto ha guadagnato e tutte le task che l’azienda chiede.
Sicuramente il lavoratore dipendente sarà maggiormente tutelato, ma avrà meno libertà rispetto ad un libero professionista. Questo infatti ha maggiori libertà di orario, guida l’autovettura che preferisce, ovviamente in base alle disposizioni della categoria, la addobba come vuole e decide lui se servire un soggetto oppure no.
Di contro un libero professionista deve prestare attenzione, perché tutte le spese riguardanti l’autovettura sono a suo carico, così come anche le tasse che deve pagare con l’apertura della partita iva.
Per trovare i clienti ci sono più possibilità. Se si fa parte di un azienda, o una cooperativa di radio taxi, quando si è in servizio si è anche muniti di una radio collegata ad un centralino che smista tutte le chiamate ricevute ai vari tassisti in servizio, oppure attenderà qualche lavoro nelle varie piazzole destinate ai taxi.
Se invece si lavora in autonomia il tassista, dovrà attendere in posti strategici, come le piazzole e nel tempo crearsi una clientela fedele che lo chiamerà ogni qual volta ne avrà bisogno.
Qualunque sia la propria modalità di lavoro il tassista dovrà essere disposto a lavorare a turni e sicuramente dovrà essere disposto a lavorare di notte. Sfortunatamente non sempre sarà possibile decidere quando andare a lavorare e svolgere i propri turni, ma se imparerà ad amare il suo lavoro, un tassista con il tempo potrà acquisire tante soddisfazioni.
Come diventare tassista
Prima di decidere di intraprendere la professione di tassista ci si deve rendere conto che ogni qualvolta si portano in macchina delle persone, se ha anche la responsabilità; è per questo motivo che esistono dei requisiti minimi prima di poter accedere a questo lavoro.
Innanzitutto:
- si deve avere la fedina penale pulita, quindi non aver subito alcuna precedente condanna;
- si deve avere almeno 21 anni;
- si deve esser muniti almeno di diploma di maturità;
- si deve abitare a massimo nel raggio di 50km dalla zone in cui si vuole operare;
- si deve essere per lo meno forniti della patente di tipo B; ovviamente se si avrà una patente superiore magari avrà maggiori possibilità di impiego.
Infine, l’ultimo requisito, sarà quello di essere in possesso della licenza per operare come tassista. Sicuramente più di una volta vi sarà capitato di incappare in una discussione dove il focus era proprio la famosa licenza per diventare tassista: ecco, è ora di chiarire le idee.
Licenza taxi: quando averla gratis
La licenza da tassista si può avere in due modi; il primo è quello di partecipare al concorso pubblico bandito periodicamente dal proprio comune che però possiede posti limitati.
Il concorso pubblico prevede un esame orale e uno scritto e due mesi di pratica presso una scuola guida che affermerà le vostre capacità di guida.
Se sarete in grado di superare tutte e tre le prove potrete iscrivervi presso la camera di commercio come conducente pubblico.
Le regole per guidare un taxi sono regolare su scala regionale, potrà quindi essere possibile che vi siano ulteriori requisiti per verificare le vostre capacità e competenze.
Siccome i bandi vengono fatte in basi alla popolazione residente, è molto raro che ve ne sia uno, a questo punto, sarà possibile ottenere la licenza per una seconda strada: comprandola.
Licenza per tassista: quanto costa a Roma, Milano e in altre città
Come dicevamo è possibile comprare legalmente la licenza da tassista da un secondo soggetto grazie alla legge 21 del 1992; basterà sborsare una grossa somma di denaro ad un professionista che sta per andare in pensione, che abbia già compiuto i 60 anni di età, che sia in possesso della licenza da almeno 5 anni e abbia anche esercitato la professione o abbia avuto l’approvazione a poter vendere la licenza a causa di una malattia, infortunio o il ritiro definitivo della patente.
Inoltre, nel caso in cui il soggetto muore, la licenza può passare agli eredi nell’eventualità in cui risultino idonei alle richieste minime per possedere tale licenza. Ad ogni modo, le percentuali di vendita di tali licenze sono molto più alte rispetto al passaggio ereditario.
Le somme di cui stiamo parlando per comprare la licenza variano di città in città, ma in città come Roma o Milano, una licenza può arrivare a costare sui 150-170.000 EUR, per oltrepassare i 300.000 EUR se ci spostiamo verso Firenze.
Capita molto spesso che in questo caso il soggetto che vuole comprare la licenza e quindi iniziare di lavorare come tassista si apra addirittura un mutuo che comprende sia la compravendita della licenza che della macchina con cui guadagnerà.
Se però non si ha intenzione di comprare la licenza da tassista perché non interessati a questo lavoro in modo permanente, ma allo stesso si vuole guadagnare una buona somma di denaro per un limitato periodo di tempo, è possibile prenderla in affitto.
Assieme alla licenza, solitamente segue anche la cessione dell’auto in comodato d’uso, ovvero nel momento stesso in cui si restituisce l’auto, la si deve riconsegnare nelle condizioni originarie, altrimenti (ovviamente) si dovranno pagare i danni.
Il mutuo generalmente viene estinto in 15 anni, pagandolo a rate di circa €1.000-1.500 mensili.
Quanto guadagna un tassista
Stabilire quanto guadagna un tassista può essere semplice come no.
Le tariffe sono stabilite secondo varie norme, ma comunque possono variare in base alle città, all’ora e al giorno in cui si vuole usufruire del servizio.
Sicuramente al totale mensile che un tassista guadagna si devono togliere tutte le spese riguardanti il carburante, che può variare di giorno in giorno, mentre le tariffe di un tassista rimangono invariate.
Anche le manutenzione dell’auto è uno dei costi mensili che contribuisce a erodere il totale dello stipendio, e che deve essere considerato un vero e proprio costo di gestione dell’attività.
Un altro ulteriore fattore che influirà sul guadagno finale di un tassista con partita iva, sono le tasse da versare a fine mese. Ad ogni modo, si è stimato che le spese mensili a cui un tassista deve sottoporsi sono circa si €700-800 mensili
Detto questo: un tassista guadagna in base ai chilometri che fa, e precisamente la tariffa può variare tra i €0,90 fino ad un massimo di €1,30. Da aggiungere alla corsa poi ci sono le tariffe che cambiano in base al momento della giornata; €3 per la tariffa diurna, €5 è la tariffa di un giorno festivo (come la domenica o Natale) e per ultima c’è la applicare la tariffa notturna che equivale a €6.
Ponendo l’ipotesi che un tassista lavori 24 giorni al mese per 8 ore al giorno e riesca a fare 10 viaggi percorrendo una media di 15 km a tratta, riesce a guadagnare circa €165, che moltiplicato per 24 ammonta ad una circa di €3960 lordi al mese.
Ovviamente a questa cifra si dovranno togliere tutte le tasse e le spese mensili sopra indicate, che sono una bella fetta di stipendio, riuscendo ad ogni modo a raggiungere delle cifre più che adeguate.
A questo possiamo dire che un tassista alla fine del mese, togliendo le spese e le tasse, riesce comunque a guadagnare uno stipendio netto che parte da €1.500 in su: il minimo indispensabile per riuscire a mantenere una famiglia al completo.
Questo stipendio ovviamente varierà moltissimo in base alle stagioni turistiche nel caso in cui si lavori in una destinazione turistica; nei mesi di alta stagione infatti i guadagni potrebbero addirittura raddoppiare o triplicare.
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