Come entrare nella Protezione Civile: requisiti, concorsi e retribuzione
Entrare nella Protezione Civile è una scelta compiuta da persone di tutte le età, desiderose di contribuire allo sviluppo, alla sicurezza e al benessere del Paese. In questa guida vedremo perché nasce la Protezione Civile, come fare volontariato, quali sono i requisiti e se vi sono concorsi aperti. Scopriremo, inoltre, che i volontari percepiscono un compenso per l’attività svolta.
Tabella dei contenuti
Lavorare per la Protezione Civile
Come in molti già sapranno, la Protezione Civile nasce formalmente nel 1992 ma già da alcuni anni era stato istituito un dipartimento apposito.
Alcune calamità naturali particolarmente violente avvenute nel nostro Paese: l’alluvione di Firenze del 1966, il terremoto in Friuli nel 1976 e in Irpinia nel 1980 e soprattutto la tragica scomparsa di Alfredino Rampi nel 1982, fecero riflettere le istituzioni sulla necessità di formare un ente in grado di intervenire tempestivamente in caso di calamità naturali e di altri eventi che potessero in qualche modo costituire un pericolo per la popolazione.
L’Italia, infatti, geologicamente è un Paese a forte rischio sismico e frequentemente soggetto a eventi naturali piuttosto violenti.
Non esiste un fondatore vero e proprio della Protezione Civile, l’organo infatti è nato dopo molti anni di consultazioni e dibattiti politici. Sicuramente l’allora Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, ebbe un ruolo determinante per la nascita di un ente apposito a tutela della sicurezza dei cittadini.
Lavorare per la Protezione Civile oggi, vuol dire contribuire alla sicurezza del paese riprendo un ruolo di responsabilità dove preparazione, competenze e volontà di aiutare il prossimo risultano componenti imprescindibili.
Si tratta dunque di una scelta altruistica che permette di salvaguardare il territorio, di aiutare attivamente una comunità in caso di difficoltà, ma anche di un’attività che arricchisce le proprie conoscenze e il bagaglio culturale.
Chi fa parte della Protezione Civile
Prima di vedere come diventare volontari per la Protezione Civile è doveroso precisare che come riportato dall’art 6 della legge n.225 del 1992, fanno parte della Protezione Civile diversi organi:
- Vigili del fuoco
- Polizia e forze armate
- Corpo forestale.
- Servizi tecnici nazionali;
- L’istituto di geofisica
- Croce Rossa Italiana
- Organizzazioni di volontariato;
- Soccorso alpino.
In caso di necessità, pertanto, è compito del Comitato Operativo, stabilire quali corpi chiamati ad intervenire. Talvolta sono sufficienti i volontari, talvolta è necessario l’intervento di altri corpi specializzati.
In Italia sono presenti circa 5000 organizzazioni di volontariato iscritte all’Albo, le quali raccolgono un milione e mezzo di iscritti, pronti ad intervenire in caso di necessità, in Italia ma anche all’estero.
Volontario Protezione Civile: i requisiti necessari
Per entrare nella Protezione Civile come volontario bisogna iscriversi a una delle tante associazioni o gruppi di volontariato presenti nella propria regione e regolarmente iscritte in un apposito Albo, consultabile sul sito web ufficiale del Dipartimento della Protezione Civile.
Chiunque può diventare volontario per la Protezione Civile, i requisiti infatti, non sono particolarmente stringenti:
essere maggiorenni;
- non avere condanne penali o procedimenti giudiziari in corso;
- non avere problemi di salute.
L’aspirante volontario dev’essere inoltre disponibile e reperibile rispondendo ogni qual volta vi sia una particolare emergenza ed essere disponibile a frequentare appositi corsi di formazione e aggiornamento.
Si evidenzia che lavorare nella Protezione Civile, può essere una scelta compiuta anche da chi ha un lavoro. Il nostro ordinamento infatti tutela i volontari, i quali possono partecipare alle attività senza il rischio di perdere il lavoro. È lo Stato, infatti, che si occupa di rimborsare il datore di lavoro dei giorni in cui la risorsa si è assentata per un massimo di 90 giorni in un anno.
I volontari hanno altresì diritto ad una copertura assicurativa a carico dell’associazione per la quale lavorano.
Entrare nella Protezione Civile, può essere, in definitiva, un’ottima occasione per arricchire il proprio curriculum soprattutto per chi non ha ancora molte esperienze in ambito lavorativo.
Come diventare volontario della Protezione Civile
Per diventare volontario della Protezione Civile, dopo aver verificato di essere in possesso di tutti i requisiti, si aprono due strade. La prima prevede di iscriversi ad una delle organizzazioni o associazioni di volontariato presenti nell’elenco nazionale.
Dopo essersi messi in contatto con una delle tante organizzazioni, in tempi brevi e dopo un colloquio conoscitivo, all’aspirante volontario vengono assegnati dei compiti e delle mansioni sulla base delle emergenze in atto.
Per diventare volontario della Protezione Civile, alternativamente è possibile fare domanda online al Servizio Civile Universale. L’accesso alla piattaforma tramite SPID è riservato a tutti i cittadini italiani, anche residenti all’estero.
Le attività possono essere di prevenzione, di sorveglianza, di soccorso, di tipo strutturale, come anche di tipo divulgativo, destinate cioè ad informare la popolazione su particolari temi inerenti alla sicurezza pubblica.
Entrare a far parte della Protezione Civile come volontario, implica il poter svolgere attività anche molto diverse tra loro. La Protezione Civile, infatti, è chiamata in causa ogni qual volta vi sia un evento che possa costituire un pericolo per l’ambiente o per la popolazione.
Ad esempio, un volontario può intervenire in caso di:
- alluvioni;
- grandinate,
- frane;
- incendi;
- incidenti automobilistici o ferroviari;
- emergenze sanitarie;
L’obiettivo è quello di offrire una prima e tempestiva assistenza, cercando di ripristinare la situazione nel minor tempo possibile.
Volontario Protezione Civile: stipendio
I volontari della Protezione Civile non percepiscono alcuno stipendio. Tuttavia, i lavoratori subordinati che prestano soccorso, continuano a percepire il normale stipendio anche se impegnati nell’attività di volontariato.
Il datore di lavoro pertanto deve sia permettere al lavoratore di svolgere le attività di volontariato nella P.C. sia pagare lo stipendio come se il lavoratore fosse effettivamente presente.
Il datore può a sua volta chiedere il rimborso di quanto versato all’INPS.
Il volontario, che ha l’obbligo di comunicare al datore di lavoro la propria assenza, può dedicarsi alle attività di volontariato per un massimo di 30 giorni consecutivi durante l’anno, per un totale massimo di 90 giorni.
Per quanto riguarda i lavoratori autonomi, questi hanno diritto a un’indennità come compenso della mancata giornata di lavoro.
Il compenso che possono richiedere è variabile, calcolato a seconda di quanto dichiarato nel modello Unico (dichiarazione dei redditi). Il limite massimo è fissato a 103,29 EUR lordi per ogni giorno.
Protezione civile: i concorsi disponibili
Per quanto riguarda le modalità di accesso, bisogna precisare che entrare come volontario non richiede di superare alcun concorso.
Come evidenziato finora, l’importante è essere in possesso dei requisiti e mettersi in contatto con una delle associazioni iscritte all’albo. Tuttavia, può succedere che siano indetti dei concorsi speciali per entrare in Protezione Civile, quando vi sono particolari esigenze e necessità di profili tecnici.
Ad esempio, secondo quanto riportato nel Decreto Rilancio, all’articolo 261 (Procedure assunzionali del Dipartimento della protezione civile) al fine di fronteggiare l’emergenza sanitaria e le crescenti richieste di intervento, è stato indetto un bando per l’assunzione di 30 tecnici, di categoria A.
Per chi fosse interessato si consiglia di visitare periodicamente il sito web del Governo italiano dedicando ai bandi di concorso. L’uscita del bando è prevista per la fine del 2021.
I lavoratori saranno inseriti secondo la tipologia di contratto a tempo indeterminato.
Le risorse saranno utilizzate per migliorare gli interventi e le attività della Protezione Civile sul territorio italiano. È, con tutta probabilità, prevista una prova orale e si prevede che l’esame venga svolto in online.
È possibile inviare la domanda di partecipazione al concorso direttamente online, ma, come anticipato, bisogna attendere la pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale.
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