Bacche di goji: la coltivazione, proprietà e guadagni
Dedicarsi alla coltivazione delle bacche di goji, è un’opportunità in più per l’imprenditore agricolo desideroso di avviare un business emergente. La richiesta di questo super food è in continua crescita in Italia e in Europa.
Coltivare e vendere bacche di goji, come vedremo in questo approfondimento, significa espandere la produzione in Italia di un arbusto che cresce in maniera spontanea in Tibet, Mongolia e Cina.
Nonostante le differenze climatiche, la pianta ha dimostrato di riuscire ad adattarsi perfettamente anche al nostro clima garantendo un’ottima resa e frutti rossi di qualità.
Come coltivare le bacche di goji, perché sono un’ottima alternativa ai più conosciuti frutti rossi (ribes, mirtilli e lamponi) e quali sono i possibili ricavi e guadagni, sono i principali temi affrontati in questo approfondimento.
Tabella dei contenuti
Goji: coltivazione
La coltivazione del goji può essere intrapresa sia a livello amatoriale, sia può essere inserita tra le coltivazioni dell’imprenditore agricolo.
La pianta, il cui nome scientifico è Lycium barbarum o Lycium chinense, appartiene alla famiglia delle Solanaceae, la stessa dei più conosciuti prodotti quali: pomodori e melanzane.
È molto resistente, si adatta a diverse condizioni climatiche e non è soggetta a frequenti attacchi da parte di insetti e parassiti.
I frutti o le bacche sono rossi e le piante sono perenni e rampicanti, si sviluppano quindi in altezza arrivando a raggiungere anche i 3 metri.
Le bacche rientrano tra i super food grazie alle numerose proprietà benefiche per l’uomo. La funzione antiossidante in particolare è una caratteristica riconosciuta dal Ministero della Salute
Avviare la coltivazione delle bacche di goji
Qualora si opti per avviare la coltivazione delle bacche di goji a livello professionale, dedicandosi quindi alla coltura estensiva delle piante e al raccolto delle bacche con il fine di venderle sul mercato, l’iter da seguire prevede:
- Apertura della P.Iva
- Costituzione della società (azienda agricola);
- Registrazione della neo società alla Camera di commercio;
- Ottenimento della qualifica di imprenditore agricolo professionale;
- Autorizzazioni sanitarie.
L’iter è il medesimo previsto, ad esempio per la coltivazione della lavanda, dei frutti di bosco, e di qualsiasi altra coltivazione destinata alla vendita.
Piantare le bacche di goji
Prima di accingersi all’acquisto delle piante di goji, bisogna scegliere e preparare con cura il terreno, trapiantare la pianta, allestire un sistema di filari per sostenere la natura rampicante della pianta e prendersene cura. In dettaglio:
Clima e terreno
Come evidenziato, la pianta ben si adatta quando coltivata in climi temperati ed è pertanto possibile avviare la coltivazione in pianura o in collina. Il goji inoltre, al contrario dei tipici frutti rossi, predilige le zone soleggiate.
Verosimilmente il goji ben si adatterà a qualsiasi tipologia di terreno; tuttavia, il consulto con un agronomo assicura che il terreno contenga i giusti livelli di Ph. L’importante è evitare zone dove sono presenti ristagni d’acqua, i quali in genere si presentano alla base di terrenti scoscesi e argillosi.
Trapianto
Come piantare le bacche di goji? Sebbene in commercio siano presenti i semi, il consiglio è di acquistare piantine già formate e procedere con il trapianto.
Le piante, distanziate tra loro almeno 1 metro, devono essere disposte dentro una buca accuratamente concimata. Le prime bacche di goji inizieranno a crescere a partire dal secondo anno.
Filari
Le piantine di goji possono essere disposte allestendo un sistema di pali collegati tra loro tramite fili metallici.
Tale operazione permette di far sviluppare la pianta in altezza e pertanto i pali devono essere alti almeno 1 metro e 80 centimetri.
In questo caso, l’attenzione maggiore dovrebbe essere rivolta all’esposizione, dato che il goji ha bisogno di zone soleggiate è bene assicurarsi che ogni piantina riceva il giusto apporto di luce.
Coltivazione delle bacche di goji
Dopo aver preparato il terreno, ci si può dedicare alla coltivazione del goji vera e propria. Le attenzioni maggiori dovrebbero essere rivolte verso i seguenti aspetti:
Favorire l’impollinazione
L’impollinazione è determinante per la coltivazione e la successiva maturazione delle bacche di goji. Insetti quali api, farfalle, coleotteri, non dovrebbero mancare in prossimità del terreno coltivato. Il consiglio pertanto è favorirne l’insediamento, evitando l’uso di insetticidi.
Irrigare regolarmente
L’acqua è un altro elemento basilare per una sana crescita del goji. In caso di grandi coltivazioni, potrebbe essere necessario installare un impianto d’irrigazione a goccia, il quale permette di fornire alle piante il giusto quantitativo d’acqua.
Concimare il terreno
Generalmente in primavera l’agricoltore o l’operaio agricolo si dedica alla concimazione del terreno, un’operazione che favorisce la crescita della pianta e che apporta il giusto quantitativo di nutrienti.
Sono molti i preparati naturali che possono essere utilizzati: il letame, il potassio o il magnesio. Se non si è esperti, è bene farsi consigliare da un professionista riguardo la giusta concimazione da applicare al proprio terreno.
Prevenire la nascita di infestanti e parassiti
Piante infestanti e parassiti possono compromettere il raccolto e minare lo stato di salute delle bacche di goji.
Sebbene la pianta sia molto resistente, monitorare costantemente la coltivazione permette di non incorrere in spiacevoli sorprese. Ad esempio, le lumache sono attratte dalle foglie del goji e andrebbero mantenute distanti, così come gli afidi, piccoli insetti che attaccano quasi ogni tipologia di pianta.
Potatura
Le piante di goji necessitano di potatura a cadenza annuale. La potatura permette di mantenere gli arbusti in salute e di favorire la produttività.
Generalmente l’operazione viene svolta in inverno ed è altresì importante estirpare le nuove piante nate in prossimità della pianta principale (polloni). La potatura è un intervento molto delicato che necessita di una profonda conoscenza della pianta.
Vendita delle bacche di goji
Vendere le bacche di goji è una concreta possibilità. L’imprenditore agricolo può optare sia per la vendita diretta, sia proporre i frutti a centri commerciali o negozi di frutta e verdura.
Come vedremo nel paragrafo dedicato ai ricavi, la difficile reperibilità del prodotto e alla crescente domanda mantengono elevati i guadagni derivanti dalla vendita delle bacche di goji.
Coltivazione bacche di goji: costi
Oltre le spese burocratiche previste per l’apertura dell’azienda agricola e stimabili intorno ai 5.000 EUR, bisogna prevedere un investimento iniziale di circa 30.000 EUR per ogni ettaro coltivato, a condizione che già si disponga di un terreno agricolo da adibire alla coltivazione. Un ettaro di terreno può accogliere fino a 4.000 piante di goji.
Vi sono poi tutta una serie di costi di gestione, dati dalle operazioni riportate nel paragrafo precedente: irrigazione, potatura, concimi e anti parassitari e i costi da sostenere per il personale, quest’ultimo necessario durante le fasi di semina e raccolto.
Coloro intenzionati ad avviare l’attività da zero, devono altresì prevedere alcuni investimenti in marketing e pubblicità, finalizzati a ottenere i primi contatti e clienti ai quali vendere il prodotto.
Coltivazione bacche di goji: ricavi e guadagni
Il settore agricolo affronta annate positive e annate negative, la resilienza e la resistenza delle piante di goji, tuttavia, permette di prevedere con un minor margine di errore la quantità del raccolto e di conseguenza i possibili ricavi derivanti dalle vendite.
Nonostante ciò, il prezzo appare molto variabile. Le bacche di goji sono pagate a seconda della qualità, della quantità presente sul mercato e del periodo. Sono poi vendute al consumatore a un prezzo variabile va dai 25 EUR fino oltre i 100 EUR per chilogrammo.
Riuscire a massimizzare la vendita del prodotto fresco permette di ottenere i maggiori guadagni. Le bacche, infatti possono essere vendute anche secche ma perdono buona parte del loro peso.
Infine, possiamo provare a stimare i guadagni derivanti da un ettaro di coltivazione. Una piantina produce in media 12 kg di bacche l’anno e, come anticipato, un ettaro ne può accoglie fino a 4.000.
Ogni anno quindi l’imprenditore agricolo può ambire a raccogliere circa 48.000 kg di bacche di goji per ettaro.
Le bacche possono essere vendute al rivenditore per circa 5 – 6 EUR al chilogrammo. Ciò potrebbe portare ricavi lordi superiori ai 250.000 EUR annui, dai quali vanno sottratte tutte le spese da sostenere e riportate in questo approfondimento, con particolare riferimento ai costi per la raccolta, un’operazione piuttosto laborioso in buona parte svolta a mano dagli operai.
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