DRAFT – IMAGE – URL – CATEGORY – Cos’è il cambiamento psicologico e come cambiare le cose

Il cambiamento o il desiderio di cambiare fa parte della vita di tutte le persone. Riguarda le piccole cose: cambiare bar, cambiare palestra. Le grandi cose: cambiare vita (https://www.cercalavoro.it/successo/cambiare-vita/) o lavoro (https://www.cercalavoro.it/cambio-lavoro/checklist-cambiare-lavoro/).
Indipendentemente dalla tipologia è necessario un impiego di energie. Bisogna evolversi, modificare atteggiamenti e abitudini radicate, trovare un nuovo equilibrio.
I tempi in cui siamo, inoltre, non sembrano dare il giusto tempo. I cambiamenti avvengono repentini e spesso si è costretti a seguirli per restare al passo con il futuro. Si pensi a tutti gli sforzi che quotidianamente liberi professionisti (https://www.cercalavoro.it/professioni/libero-professionista/) e imprese compiono cercando di adattarsi a un mondo cambia.
Per non restare indietro, per non correre il rischio di trovarsi a svolgere un lavoro obsoleto (https://www.cercalavoro.it/ricerca/lavoro-obsoleto/), ecco che le organizzazioni cercano di digitalizzarsi, d’internazionalizzarsi, di modificare la propria vision.
Come vedremo in questo articolo, il cambiamento parte prima a livello psicologico e interiore. In altre parole, un giusto mindset (https://www.cercalavoro.it/successo/mindset/) è essenziale per attuare un cambiamento che possa effettivamente apportare vantaggi alla propria vita privata e lavorativa.

Psicologia del cambiamento: cos’è
Cambiamento e psicologia sono strettamente collegati tra loro. Fin quando tutto procede per il meglio e non si ha alcuna necessità di cambiare, gli individui godono di una sensazione di comfort e di sicurezza. Quando diversamente le cose iniziano a cambiare si avvertono sensazioni quali insicurezza, ansia, a volte paura.
I leader delle organizzazioni, tuttavia, riconoscono che il cambiamento è, in molti casi, non solo inevitabile ma è anche l’unico modo per:
Sviluppare nuove competenze
Innovarsi
Trovare nuove opportunità di business
Inoltre, sempre restando nell’ambito della psicologia, come essere umani tendiamo a gestire meglio i cambiamenti che riusciamo a controllare e che partono da una propria decisione.
Ad esempio, cambiare look, comprare nuovi vestiti, ristrutturare casa, sono decisioni più semplici da gestire, rispetto a: trasferirsi per cercare nuove opportunità di lavoro, riorganizzare la propria vita dopo un licenziamento o dopo essere stati lasciati dal proprio partner.
Perché è difficile cambiare?
Dopo aver visto che non tutti i cambiamenti sono uguali, cerchiamo di capire perché è così difficile cambiare. Bisogna considerare due aspetti.
Il primo è che per alcune persone è più semplice apportare grandi modifiche alla propria vita, per altre invece è molto più complesso. Inoltre, studi (https://doi.apa.org/doi/10.1037/pspp0000210) suggeriscono che man mano che si cresce i tratti della personalità (https://www.cercalavoro.it/sviluppo-carriera/test-personalita/) tendono a stabilizzarsi, rendendo più difficile il riuscire a prendere drastiche decisioni.   
Il secondo è che non tutti i cambiamenti sono uguali. Alcuni cambiamenti sono più difficili da apportare. Ad esempio, si pensi alle difficoltà che si possono incontrare nel voler modificare il proprio carattere, diventando da introverso a estroverso giusto per fare un esempio.
Ci sono poi altri aspetti da dover considerare che spiegano il perché apportare cambiamenti sia così difficile:
Un cambiamento porta ad altri cambiamenti
Un primo freno è dato dal fatto che ogni modifica alla propria vita ne implica tante altre. Pensiamo all’idea di lasciare un lavoro dipendente per mettersi in proprio (https://www.cercalavoro.it/libera-professione/mettersi-in-proprio-idee-consigli/).
Bisogna cambiare lavoro certo, ma anche cambiare la quotidianità, le relazioni, il modo di pensare al business. Oppure pensiamo al desiderio di dimagrire: bisogna adottare un nuovo regime alimentare, adottare un diverso stile di vita, acquistare altri tipi di alimenti.
Non si è pronti
Come vedremo uno dei limiti al cambiamento è che difficilmente si è davvero pronti ad attuarlo. L’uomo per sua natura tende a preferire una zona di comfort cercando di evitare tutto ciò che è ignoto.
Come vedremo le fasi del cambiamento (Change model) proposte da Prochaska e DiClemente aiutano a capire quanto sia difficile apportare sostanziali modifiche alle proprie abitudini e modi di pensare.
Non conoscere le conseguenze
In ultimo, il cambiamento è molto spesso un salto nel vuoto. Le domande prima di affrontarlo sono: “Ne vale la pena?”, “La mia vita migliorerà?”, domande a cui è difficile rispondere è che spesso portano a non intraprendere alcuna azione.
Stages of Change model.: come affrontare il cambiamento
Prochaska e DiClemente verso la metà degli anni ’80 hanno identificato quali sono le fasi del cambiamento sviluppando il modello Transteorico del cambiamento (TTM).
In principio le fasi individuate erano 5, una sesta, non appartenente al modello è stata inclusa negli anni seguenti.
Seguire le fasi può aiutare ad approcciare il cambiamento nel modo giusto, tuttavia, non si può non segnalare che spesso c’è bisogno di un aiuto esterno che possa guidare l’individuo.
In particolare, lo psicologo (https://www.cercalavoro.it/professioni/psicologo/) può essere utile per affrontare aspetti inerenti alla sfera personale, life coach (https://www.cercalavoro.it/professioni/life-coach/), career coach (https://www.cercalavoro.it/professioni/career-coaching/) e mentori (https://www.cercalavoro.it/professioni/mentore/) sono i profili ideali con cui entrare in contatto per cambiare la propria vita a livello professionale.
Vediamo quindi le 5 (+1) fasi teorizzate da Prochaska e DiClemente:
1.    Pre-contemplazione
In questa prima fase si inizia a prendere coscienza della situazione e delle conseguenze delle proprie azioni.
Non c’è ancora alcun desiderio di cambiamento ma si tende ancora a negare o non accettare i problemi. Un terapeuta in questa fase deve far leva su tutte le proprie capacità di ascolto (https://www.cercalavoro.it/successo/ascolto-attivo/) ed empatiche (https://www.cercalavoro.it/competenze/empatia/) cercando di spingere i clienti ad analizzare a fondo la situazione.
2.    Contemplazione
Qui i problemi vengono identificati. Tuttavia, mancano ancora fiducia e motivazione nell’affrontarli.
Vi è quindi bisogno di ancora una fase di riflessione, di valutare i propri comportamenti, i pro e i contro derivanti da un cambiamento. L’obiettivo è arrivare ad avere una comprensione profonda del problema.
3.    Preparazione
Arrivati alla fase di preparazione l’individuo inizia a fare i primi passi verso la nuova direzione individuata.
Il terzo passaggio implica che la persona sia ora disponibile a cambiare. È importante stabilire obiettivi piccoli e realizzabili così che si sia disposti a iniziare il percorso senza trovare da subito ostacoli insormontabili.
4.    Azione
Il quarto step è l’azione. Gli obiettivi e i cambiamenti da apportare sono ora chiari e definiti e si è disposti a intraprendere azioni concrete.
È importante ora continuare ad agire sulle motivazioni, monitorare i progressi, lavorare sulla propria autostima (https://www.cercalavoro.it/successo/autostima/) e fiducia in sé stessi.
5.    Mantenimento  
Molto delicata risulta la fase di mantenimento. Questa ha una durata di almeno 6 mesi durante i quali bisogna impegnarsi a non tornare indietro adottando vecchie (e talvolta nocive) abitudini. Ancora una volta la figura di un coach può essere indispensabile per far mantenere la rotta intrapresa.
6.    Ricaduta
La sesta e non ufficiale fase prende il nome di ricaduta. Le ricadute sembrano essere comuni ogni qualvolta si cerca di apportare modifiche permanenti.
Le persone quando ricadono in vecchi comportamenti si sentono deluse, sfiduciate e hanno la sensazione di aver fallito.
In questa fase è importante che il terapeuta normalizzi il processo, cercando allo stesso tempo di aiutare a individuare i perché si è fallito. Dopo aver ricostruito la fiducia, il processo riparte da una delle precedenti fasi.
Strategie per affrontare il cambiamento
Quanto finora riportato ha messo in luce come ogni cambiamento piccolo o grande che sia non è semplice da apportare. Non esiste infatti un percorso ideale e definito per tutti, ognuno ha esigenze, ambizioni e desideri diversi. Il percorso può essere lungo, a volte è importante farsi aiutare e non è detto che tutto proceda per il meglio.
È importante quindi ricordarsi sempre di alcuni aspetti che possono aiutare ad affrontare il difficile percorso:
Ricordarsi sempre il perché si è deciso di cambiare
Mettere in conto che le delusioni fanno parte del processo
Accettare che non si può controllare ogni cosa
Trovare sempre il lato positivo
Avere il giusto mindset
Circondarsi delle persone giuste
Cambiare le proprie abitudini come abbiamo visto non è facile ma adottare le suddette attenzioni e strategie permette di affrontare le novità nel modo giusto, intraprendendo così un nuovo percorso volto a migliorare la propria vita.  

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