Aprire un negozio in franchising di abbigliamento: opportunità e vantaggi
Aprire un negozio in franchising di abbigliamento in Italia può rappresentare un’ottima opportunità imprenditoriale.
In particolare, pensare ad un’attività in franchising nel settore dell’abbigliamento, come vedremo in dettaglio in questo approfondimento, garantisce all’aspirante imprenditore di avviare l’attività in tempi brevi e con la relativa certezza di avere successo.
Questi ultimi due punti giocano a favore del franchising, rispetto all’idea di aprire un negozio d’abbigliamento da zero.
In questo articolo, dopo una breve analisi del settore, vedremo quali sono i brand più conosciuti che offrono oggi l’opportunità di affiliarsi in franchising.
Tabella dei contenuti
Negozio in franchising di abbigliamento: il mercato
L’Italia è storicamente un Paese leader nel settore dell’abbigliamento e del fashion. Non mancano stilisti famosi e stilisti emergenti.
I primi (Valentino, Prada, Ferragamo) sono conosciuti in tutto il mondo, i secondi stanno dimostrando di essere all’altezza.
Non solo Alta Moda, l’abbigliamento in Italia e in particolare le opportunità in franchising sono diversificate. L’imprenditore può pensare a negozi in franchising:
- Per bambini
- Di intimo
- Multi brand
- Solo per donna
- Solo per uomo.
La scelta dipende da numerosi aspetti:
- Possibilità di spesa
- Concorrenza
- Posizione
Oltre a quanto riportato, bisogna tener presente che l’Italia gode di una buona attrattiva da parte dei franchising esteri disposti ad aprire nuovi punti vendita soprattutto nel settore della moda e del Food&Beverage.
Per attrattiva, il Paese si piazza alla posizione numero 21 al mondo, come confermato dall’International Franchise Attractiveness Index.
Perché aprire un negozio di abbigliamento in franchising
Il rapporto instaurato dal franchisor con il franchisee è strutturato al fine di essere vantaggioso per entrambe le parti. Tra i vantaggi si annovera:
Minor rischio d’impresa
Bisogna tener presente che il franchisor, generalmente, si occupa di preparare un business plan prima di avviare prima un nuovo punto vendita occupandosi inoltre di preparare il futuro imprenditore e personale ad intraprendere l’attività. Due aspetti questi ultimi che riducono il cosiddetto rischio d’impresa.
Concorrenza
I contratti stipulati tra franchisor e franchisee prevedono che nessun’altra attività d’abbigliamento del medesimo brand venga aperta nelle immediate vicinanze.
Generalmente il franchisor prevede un tot di punti vendita per numero di abitanti. Questo punto gioca a favore del franchisee in quanto evita il rischio che un concorrente diretto possa aprire lo stesso punto vendita.
Pubblicità
Le azioni pubblicitarie sono pianificate e gestite, in buona parte, dalla sede centrale. Ciò permette non solo di non doversi occupare della comunicazione ma anche di beneficiare di nuovi clienti acquisiti grazie alle azioni intraprese dalla casa madre.
Costi
In ultimo ma non per importanza, aprire un negozio d’abbigliamento in franchising è più economico rispetto all’apertura di un negozio d’abbigliamento in autonomia.
La riduzione dei costi è possibile grazie all’accordo con il franchisor, il quale generalmente prevede un importo fisso da pagare più delle royalties determinate sulla base del fatturato.
Ne consegue che il franchising permette all’imprenditore di evitare che grandi scorte di invendute si accumulino in magazzino, potendole restituire alla casa madre.
Quale negozio di abbigliamento in franchising aprire?
Il futuro imprenditore può permettersi di scegliere tra numerosi marchi, più o meno conosciuto,i che offrono l’opportunità di aprire un negozio in franchising.
In generale, i requisiti accomunano tutti i negozi. È sicuramente richiesta la disponibilità di un locale commerciale, ubicato in un centro abitato di almeno 30-40.000 abitanti.
Inoltre, molti franchisor richiedono espressamente che il locale sia situato all’interno di un centro commerciale o comunque in zone molto frequentate dalle persone.
Oltre alle opportunità riportate nell’articolo dedicato alle migliori idee di successo in franchising:
- Mara Desideri
- Invidia SPA
- iDO
- Intimissimi
- Triumph
Si può pensare a:
OVS
OVS è uno dei migliori e più conosciuti marchi che offre la possibilità di franchising. Ad oggi sono già presenti oltre 1.200 punti vendita in Italia e all’estero. OVS propone abbigliamento e accessori per uomo, donna e bambino.
Per diventare partner OVS è necessario avere già esperienza del settore retail oltre che disporre di un locale sufficientemente ampio in una via principale di un centro abitato di almeno 80.000 abitanti. Il locale dev’essere circa di 150 m2 per il franchising Kids e di almeno 800 m2 per uomo e donna.
Motivi
Tra i negozi in franchising più diffusi in Italia vi è Motivi.
Il brand è presente in oltre 350 città d’Europa. Aprire un franchising Motivi significa offrire capi d’abbigliamento alla moda, amati da giovani e adulti.
Anche in questo caso è discrezione della casa madre valutare le competenze del futuro franchisee e le potenzialità del luogo individuato. In generale è basilare disporre di un locale di almeno 120 m2 in una città con almeno 35.000 abitanti.
Eddicott
Eddicott è un marchio d’abbigliamento per uomo nato negli anni ’60 in Italia che pian piano si è diffuso in tutto il Paese.
Il made in Italy, unito alla tradizione sartoriale sono i punti di forza della società. Per quanto riguarda il franchising, il franchisee gode dell’esclusiva territoriale, della possibilità di reso dell’invenduto e di tutta l’assistenza e la formazione necessaria per aumentare rapidamente le vendite.
Passando ai requisiti è sufficiente un locale di almeno 70 m2 e una fideiussione bancaria di almeno 20.000 EUR.
Upim
In alternativa può pensare di fare domanda per Upim, celebre marchio di proprietà OVS. Ad oggi sono presenti oltre 200 negozi in tutta Italia.
Questi negozi si rivolgono a tutta la famiglia (uomo, donna e bambino), e trattano molteplici altri prodotti, tra cui accessori e cosmetici.
È possibile aprire un negozio Upim in centri abitati da almeno 15.000 persone. La casa madre sottolinea la necessità di un locale situato in un quartiere ad alta densità abitativa o all’interno di grandi centri commerciali. Il punto vendita deve avere una superficie minima di 500 m2. La pubblicità è a carico Upim, il contratto stipulato ha una durata minima di 5 anni.
Piazza Italia
Similmente anche Piazza Italia offre la possibilità di aprire il proprio negozio in franchising.
Il locale dev’essere situato in un centro abitato di minimo 40.000 abitanti, preferibilmente presso un centro commerciale o comunque in una zona dagli elevati flussi.
La superficie dev’essere compresa tra i 300 e i 1.200 m2. Per avere un’idea dell’investimento, bisogna considerare una spesa, comprensiva di arredi e illuminazione, pari a 280 EUR al m2.
L’accordo prevede che sia la casa madre ad occuparsi di elaborare un business plan, della formazione del personale e della progettazione tecnica. Non sono richieste royalties d’ingresso.
Robe di Kappa
Robe di Kappa è un famosissimo brand italiano fondato nel 1968 specializzato in abbigliamento casual.
Per aprire il proprio punto vendita bisogna compilare il form presente sul sito ufficiale. Le condizioni richieste sono: disporre di un locale di almeno 100 m2, situato in un centro abitato da almeno 70.000 persone.
È preferibile che il locale sia all’interno di un centro commerciale o nella zona del centro storico della città. Per avere una stima dei costi si può considerare una spesa di circa 400 EUR per m2.
Come per gli altri franchising, il franchisor s’impegna a trasferire il know how necessario per gestire il locale, dell’arredamento e della fornitura della merce.
BRUMS
Infine, chi desidera aprire un negozio d’abbigliamento in franchising per bambini può valutare la proposta di BRUMS.
L’azienda nata nel 1951 è oggi leader nel settore dell’abbigliamento per i più piccoli. È possibile fare domanda direttamente dal sito ufficiale.
Quest’ultimo riporta i requisiti: disporre di un locale commerciale di minimo 90 e massimo 150 m2 e di un magazzino di 15-20 m2. Avere una copertura finanziaria di almeno 40.000 EUR.
Inoltre, il nuovo punto vendita dev’essere aperto in una città di almeno 30.000 abitanti nel centro storico, in un centro commerciale o in zone di ampio passaggio pedonale e automobilistico.
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