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Come aprire un ecommerce: avvio, gestione, costi

Aprire un eCommerce significa dare vita a un’attività di vendita online in cui l’acquisto di prodotti o servizi avviene sul web, grazie alla rete Internet. Si tratta di un business in crescita e in voga a cui tanti artigiani, imprenditori, liberi professionisti e aspiranti lavoratori in proprio guardano con interesse.

Come vedremo nel corso di questa guida, aprire un e-commerce di successo è tutt’altro che semplice. Le difficoltà non mancano e sebbene siano in parte diverse rispetto a quelle che ci si trova ad affrontare quando si decide di aprire un negozio fisico, sono comunque presenti ed è bene considerarle prima di sostenere un qualsiasi investimento.

Leggendo questo articolo il lettore può farsi una panoramica riguardo come aprire un eCommerce, scoprendo: come funziona, quali sono gli step da seguire, le spese da sostenere, i pro e i contro.

E-commerce: come funziona e cos’è

Per e-commerce si intende un preciso processo di vendita sul web, in cui lo scambio di beni, servizi e denaro, avviene a distanza, senza cioè alcun incontro di persona tra le parti.

Il commercio elettronico inizia a diffondersi a partire dagli anni 90. Fu Amazon, oggi da tutti conosciuta, una delle prime aziende che intravide le enormi potenzialità di questo mercato, che oggi, secondo Statista, genera circa un volume d’affari pari a 5,2 trilioni di USD solo per quanto concerne le vendite al dettaglio.

Per rispondere alla domanda su come funziona un eCommerce, si può affermare che la logica sottostante è la medesima che guida il funzionamento di un qualsiasi negozio fisico. È essenziale quindi la presenza del:

  • Prodotto o servizio da vendere
  • Cliente

Chiaramente il tutto avviene online. Il sito web, o appunto l’eCommerce, accoglie i visitatori, ed è per questo che dev’essere veloce, intuitivo da utilizzare, ottimizzato per gli smartphone, accettare quanti più metodi di pagamento oltre che avere tante altre caratteristiche che vedremo in dettaglio in questa guida.

Come avviare un eCommerce

Prima d’ogni altra cosa è necessario capire cosa serve per aprire un eCommerce o un negozio online. Dedicarsi alla vendita di un prodotto: senza prima averlo scelta con cura, senza prima aver analizzato il mercato e in generale stimato la fattibilità del progetto, è molto rischioso e potrebbe non portare ai risultati desiderati. Vediamo quindi quali passaggi seguire:

Trovare il prodotto giusto

Cosa vendere? Rispondere a questa domanda è fondamentale. Titolari di negozi d’abbigliamento, di generi alimentari o di elettronica, hanno già la risposta, potrebbero aprire un eCommerce continuando a vendere i medesimi prodotti, espandendosi così anche online.

Chi invece non è già nel settore delle vendite, dovrebbe prima capire quali sono i prodotti più venduti, a che prezzo è possibile venderli, se il mercato è saturo o se c’è ancora lo spazio per l’ingresso.

Trovare il prodotto (o i prodotti) giusto significa anche individuare un bene che si rivolge a un pubblico specifico – il cosiddetto target, oltre che definire quali prodotti vendere. Ad esempio la scelta può ricadere su prodotti:

  • Stagionali: si vendono solo in determinati periodi dell’anno
  • Trend: seguono una moda del momento
  • Sempreverdi: prodotti che generano vendite costanti nel tempo

Ottenere il prodotto

Ora che si è individuato cosa vendere e valutato i primi pro e contro bisogna chiedersi se è possibile procurarsi (o realizzare) i prodotti a un prezzo sufficientemente competitivo per il mercato. Si tratta più in dettaglio di trovare un produttore o un fornitore.

Ottenere un prodotto a prezzi competitivi può essere molto difficile, inoltre, acquistare più prodotti di quelli che si riesce a vendere può rappresentare un problema, soprattutto se questi sono deperibili.

Fare delle ricerche

I punti finora evidenziati conducono tutti verso una strada. Per avviare un eCommerce è necessario preliminarmente svolgere alcune ricerche. Preparare o commissionare un business plan e un’analisi SWOT richiede un primo investimento iniziale ma è un modo di procedere che permette di evitare spiacevoli imprevisti in futuro.

Bisogna tener sempre presente che aprire un eCommerce, soprattutto se decide di farlo lasciando l’attuale lavoro da dipendente, significa mettersi in proprio. Un’idea quest’ultima sicuramente affascinante ma che porta con sé anche il noto rischio d’impresa.

Scegliere il logo e il nome dell’attività

A questo punto si può passare alla creazione del logo e alla scelta del nome dell’attività. Creare un logo è un lavoro che può essere svolto in autonomia, ma chi è alla ricerca di un tratto distintivo professionale dovrebbe affidarsi a un grafico.

Ugualmente è importante la scelta del nome dell’attività. In questa sede, si evidenzia l’importanza di scegliere un nome che possa facilmente essere ricordato e che possibilmente richiami all’attività svolta.

Creare l’eCommerce

In concomitanza con il punto precedente, bisogna iniziare a creare l’eCommerce vero e proprio. Ci si può affidare a uno dei tanti servizi a pagamento online che permettono a chiunque dotato di buone competenze digitali di creare e personalizzare un eCommerce. Queste operazioni sono ad esempio permesse dalla celebre piattaforma Shopify.

In alternativa, si può pensare o di affidarsi ad agenzie specializzate in creazione e sviluppo di e-commerce, o di trovare uno o più freelance che possano occuparsi del lavoro. In quest’ultimo caso, i profili giusti possono essere trovati su marketplace quali Fiverr o UpWork.

Aprire la società o la ditta individuale

Come anticipato aprire un’eCommerce vuol dire a tutti gli effetti aprire un negozio, seppur online. Questo significa che bisogna: essere in possesso di una P.IVA, avere una PEC, registrare l’attività alla Camera di commercio, presentare la SCIA e adempiere a tutta la burocrazia prevista.

Il codice ATECO per la vendita online è il 47.91.10. La figura professionale a cui rivolgersi per adempiere a tutto l’iter burocratico previsto senza sbagliare è il commercialista.

Farsi conoscere

Aprire un sito eCommerce non è sufficiente per generare le prime vendite. Ora che il negozio è online bisogna farsi conoscere, bisogna cioè trovare il modo di spingere gli utenti a visitare il proprio store online.

Per riuscire in questo obiettivo si possono utilizzare decine di tecniche differenti. Ad esempio, può risultare utile conoscere il funzionamento dei motori di ricerca (Google, Bing) iniziando così a mettere in pratica alcune tecniche SEO essenziali per migliorare il posizionamento delle proprie pagine.

In più, aprire delle pagine social relative al proprio eCommerce e iniziare a sponsorizzare il nuovo negozio, aiuta a espandersi e a generare le prime vendite.

Le tecniche di marketing da poter utilizzare sono molteplici. Molto dipende dal budget a disposizione e delle proprie competenze. Investire alcune risorse contattando figure quali: eCommerce specialist o eCommerce manager, web marketing specialist, social media manager e SEO specialist, è indubbiamente una spesa che aiuta lo sviluppo del business.

Come gestire un eCommerce

Passando agli aspetti operativi, la gestione di un eCommerce può essere più o meno complessa a seconda di vari parametri tra cui: il numero di prodotti e il numero di vendite da generare per trarre un profitto.

Con il tempo è normale fare alcuni aggiustamenti finalizzati a rendere sempre più funzionale il negozio online. Tra le buone pratiche da seguire si segnalano:

Mantenere l’ordine

Un design semplice e i prodotti disposti in maniera ordinata aiutano a mantenere i tassi di conversione elevati. Gli utenti oggi sono molto esigenti e abituati a trovare e acquistare il prodotto desiderato in pochi click.

Un e-commerce disordinato può rendere difficile la navigazione spingendo i visitatori ad abbandonare la pagina.

Aggiungere i filtri e una barra per le ricerche

Alle volte piccole attenzioni possono fare la differenza. Ad esempio, aggiungere la possibilità di utilizzare i filtri, così da permettere rapidamente di visualizzare i prodotti per: fascia di prezzo colore e altri parametri, così come aggiungere una barra per le ricerche, aiuta i visitatori a individuare rapidamente il prodotto di cui hanno bisogno.

Rendere l’acquisto semplice

Come anticipato, l’utente oggi vuole concludere l’acquisto nel minor tempo possibile. Questo vuol dire che dal momento in cui il possibile acquirente clicca sul prodotto bisogna dare la possibilità di acquistare effettivamente il prodotto senza che il processo diventi lungo o complicato.

Così facendo si riducono i tassi di abbandono del carrello, un problema quest’ultimo molto sentito da tutti i titolari di un eCommerce. Inoltre, si può pensare di:

  • Non costringere l’utente a creare un profilo
  • Aggiungere più sistemi di pagamento (anche a rate)

Inserire un servizio di newsletter

Sebbene siano uno dei primi strumenti di marketing, ancora oggi le newsletters sono molto efficace. Utilizzarle infatti significa mantenere un rapporto con tutti i clienti e avere la possibilità di raggiungerli in qualsiasi momento, ad esempio, in occasione di sconti, promozioni o semplicemente per informare riguardo le novità.

Non sottovalutare il servizio clienti

Prima di procedere all’acquisto, il cliente potrebbe avere alcuni dubbi a cui non trova risposta leggendo le FAQ. Inserire un servizio di live chat e rispondere tempestivamente a ogni richiesta è un ottimo modo per aumentare i tassi di conversione.

Il servizio clienti inoltre è bene rimanga di qualità e disponibile anche dopo che l’utente ha acquistato il prodotto. Idealmente si dovrebbe dare la possibilità di essere contattati mediante più strumenti:

  • Servizio live chat
  • Telefono
  • E-mail

Analizzare i dati

Infine, da non sottovalutare, il lavoro di analisi dei dati. La tecnologia oggi permette di sapere tutto ciò che succede sul proprio eCommerce. I tempi di permanenza sulle pagine, i prodotti più cliccati, i pulsanti più cliccati e tante altre metriche. Altri dati è possibile altresì reperirli dalle campagne di marketing.

Mettere insieme tutti i dati raccolti e individuare i punti di forza e di debolezza dell’eCommerce permette di migliorare costantemente il negozio online rendendolo sempre più efficiente.

Quanto costa aprire un eCommerce?

Aprire un eCommerce richiede di sostenere una spesa variabile. Questa dipende da numerosi aspetti che verranno elencati a seguire. In linea teorica e a condizione che si sappia (o che si voglia) creare il negozio online senza rivolgersi ad alcuna figura specializzata, i costi da mettere in conto sono quelli richiesti dalla piattaforma eCommerce scelta, per l’iter burocratico, per l’acquisto dei prodotti e per le campagne pubblicitarie.

È difficile pensare di aprire un eCommerce gratis, un budget minimo di 10.000 EUR è da mettere in conto. Un eCommerce professionale, tuttavia può richiedere un budget molto più elevato e può arrivare a costare anche 50-200.000 EUR. Vediamo quindi tutte le possibili voci di costo:

  • Realizzazione del business plan da 1.000 a 5.000 EUR
  • Spese burocratiche per l’avvio dell’attività da 1.000 a 3.000 EUR
  • Spese per la prima fornitura delle merci da 4.000 a 10.000 EUR
  • Progettazione grafica e dell’e-commerce da 2.000 a 35.000 EUR
  • Programmazione back end: da 2.000 a 70.000 EUR
  • Realizzazione dei contenuti da 2.000 EUR a 30.000 EUR
  • Manutenzione ordinaria da 2.000 EUR annui a 30.000 EUR annui
  • Costi per marketing e pubblicità da 1.000 a 10.000 EUR annui

Dalle voci di costo su elencate emerge che non c’è molta differenza in termini di costi tra aprire un negozio fisico e aprire un negozio online. In entrambi i casi sono diversi i fattori che incidono e che possono far variare la spesa totale anche di molto.

Il miglior modo di procedere consiste nel preparare o commissionare un business plan. Così facendo si ha un’idea di tutte le spese da sostenere nei prossimi 5 anni e di confrontarle con i possibili ricavi.

Aprire un eCommerce: conviene? Pro e contro

Aprire un eCommerce, alla luce di quanto riportato in questo approfondimento, può rappresentare una buona idea di business a condizione che si valutino bene tutti gli aspetti. A partire da quali prodotti vendere fino ad arrivare a un’analisi puntuale delle spese fisse e variabili che necessariamente ci si troverà ad affrontare

Tendenzialmente tra i motivi che spingono a preferire un eCommerce rispetto ad aprire un negozio fisico ci sono:

  • La possibilità di acquisire clienti da ogni parte del mondo
  • Il non dover sostenere spese per l’affitto o l’acquisto dei locali
  • La possibilità di lavorare anche da casa

Tra i contro invece si annoverano:

  • La concorrenza molto elevata soprattutto per alcune tipologie di prodotti e servizi
  • I costi non così inferiori rispetto a un negozio fisico
  • Le tante competenze digitali di cui bisogna disporre

In conclusione, il successo o l’insuccesso della propria idea, ancora una volta, dipendente dalle proprie capacità imprenditoriali e manageriali, dalle motivazioni e dalla capacità di proporre al pubblico un prodotto o servizio che davvero possa distinguersi dalla proposta della concorrenza.

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