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Test attitudinali sul lavoro: cosa aspettarsi al colloquio ed alcuni esempi pratici

Durante un colloquio di lavoro può capitare che il recruiter chieda al candidato di svolgere alcuni test attitudinali.

L’obiettivo del selezionatore è valutare alcuni tratti caratteriali e psicologici dell’aspirante lavoratore. Arrivare preparati, affrontando con consapevolezza i test attitudinali proposti può fare la differenza e permettere di ottenere il posto di lavoro.

In questo articolo vedremo alcuni esempi dei più comuni test attitudinali e test psicoattitudinali proposti ai candidati durante la fase di selezione del personale.

Inoltre, verranno riportati alcuni esempi, online e gratis di test attitudinali ideali per esercitarsi e arrivare pronti al colloquio di lavoro.

Test attitudinali sul lavoro: quali sono

Il colloquio di lavoro è pieno d’insidie. Più il lavoro è ambito, più la selezione è rigida. A volte, le sole competenze non bastano ma bisogna anche dimostrare di avere le giuste motivazioni, capacità logiche e abilità trasversali: leadership, intelligenza emotiva, problem solving.

I test attitudinali che il recruiter può chiedere di svolgere sono vari. In prima battuta, il consiglio è di informarsi su quali tra i tanti test in circolazione sono proposti, così da arrivare preparati.
I test di selezione del personale possono essere molto vari: occupazionali, motivazionali, psicoattitudinali, comportamentali. Vediamo alcune tipologie:

Occupazionali

I test occupazionali sono i meno temuti dal lavoratore preparato. Si tratta di prove specifiche volte a misurare l’effettiva conoscenza del lavoro per il quale si è inviata la candidatura.

Le domande vertono quindi su temi inerenti alla posizione lavorativa, ad esempio: come utilizzare un software o un macchinario.

Motivazionali

I test motivazionali hanno l’obiettivo di valutare aspetti quali: motivazione, autostima, volontà, ambizioni, autocontrollo.

Tutti aspetti utili al futuro datore di lavoro, il quale, prima di assumere una nuova risorsa, vuole sincerarsi che questa sia davvero desiderosa di ottenere un determinato posto di lavoro.

Un classico test attitudinale è l’Achievement Motivation Inventory (AMI). È un esempio di test attitudinale complesso, ideato nel 2004.

Psico attitudinali

I test psico attitudinali hanno la funzione di valutare diverse capacità: logiche, linguistiche, spaziali, matematiche.

Sono comunemente proposti ai candidati che hanno superato le selezioni per lavorare nella Pubblica Amministrazione o nelle forze armate.

Un esempio di test psicoattitudinale è il Test del Minnesota, generalmente proposto agli aspiranti allievi della Polizia e dei Vigili del Fuoco. Il test valuta le capacità del candidato di non farsi trarre in inganno da domande fuorvianti.

Personalità

Talvolta il datore di lavoro può proporre un test sulla personalità.

Tendenzialmente non si tratta del celebre test di Rorschach, il quale richiede figure competenti in materia per essere interpretato. Il più delle volte sono proposti test come il Myers-Briggs Type Inventory (MBTI).

L’obiettivi di questa tipologia di test proposto durante la fase di selezione del personale, è valutare tratti tipici caratteriali, ad esempio se il candidato è introverso o estroverso, se è un leader o un gregario, se è adatto per lavorare in team o preferisce lavorare autonomamente.

Intelligenza

Un’altra tipologia di test attitudinale che può presentarsi in sede di colloquio di lavoro è il test sull’intelligenza.

Come suggerisce il nome, lo scopo è valutare il QI (quoziente intellettivo della persona). In rete sono presenti numerosi test che permettono di misurare il proprio QI.

La prova permette di ottenere una valutazione complessiva sulle capacità attuali e potenziali dell’individuo. Si tratta di un test psicologico utilizzato in diversi ambiti, non solo sul lavoro, in voga a partire dagli anni ‘50, quando lo psicologo Alfred Binet propose il primo modello, ancor oggi utilizzato e conosciuto come il test d’intelligenza Stanford – Binet.

Test attitudinali: concorsi pubblici

La maggior parte dei concorsi pubblici prevede uno o più test attitudinali. È sufficiente leggere il bando per sapere nello specifico quali test bisogna sostenere.

Generalmente questi sono proposti già durante la prima prova e risultano così determinanti per accedere alla fase successiva dell’iter.

Tendenzialmente le prove vertono su tre macro temi:

Matematica

Comprendono una serie di domande volte a misurare le capacità di matematiche del candidato. Sono proposti quindi tutta una serie di esercizi sia di algebra, sia di geometria, ai quali il candidato è chiamato a rispondere correttamente.

Logica

Vi sono poi una serie di quesiti che mirano a valutare le capacità di ragionamento astratto. Molte di queste chiedono di completare sequenze di numeri e lettere, o presentano frasi a cui dare risposte derivate dal ragionamento logico.

Comprensione del testo

E infine, i quiz mirano a valutare la capacità di comprendere il testo. Le domande possono vertere sulla grammatica, sui sinonimi e contrari, oppure può essere richiesto di completare una frase.

Test attitudinale lavoro on line e gratuito: ITAPI-G

Tra tutti i test attitudinali, il più utilizzato per esercitarsi è il test ITAPI-G.

Il programma open source è il frutto di lunghe ricerche e indagini comportamentali e caratteriali.

ITAPI, il cui utilizzo come strumento per la selezione del personale è vietato, è un vero e proprio manuale, comunemente utilizzato da ricercatori, studenti di laurea, career coach.

Può essere un valido strumento per comprendere a fondo il funzionamento dei test attitudinali. In particolare, l’ITAPI-G test si concentra sulle soft skills, evidenziando la presenza di aspetti quali: introversione, empatia, dinamismo.

Test attitudinali sul lavoro: sono utili?

I test attitudinali sono uno strumento utilizzato ormai da molteplici organizzazioni. Il datore di lavoro prima di assumere una nuova risorsa ha bisogno di valutare il candidato nel suo insieme, al di là delle conoscenze e della formazione.

Uniti alle domande del recruiter, i test possono essere considerati utili. Forniscono informazioni ulteriori ed emergono aspetti e tratti caratteriali difficilmente ottenibili diversamente.

In linea generale, si può affermare che i test attitudinali e psico attitudinali siano la risposta delle aziende alle esigenze odierne.

L’obiettivo è distinguersi ed essere preparati ai repentini cambiamenti. Per questo motivo dai dipendenti oggi ci si aspetta che siano soggetti oltre che adeguatamente formati anche:

  • creativi
  • resilienti,
  • equilibrati
  • ambiziosi
  • competitivi
  • motivati
  • flessibili

I test, in tal senso, aiutano a delineare un profilo concreto sul candidato, ed è per questo motivo che sono ritenuti utili.

Tuttavia, non mancano le critiche. In molti evidenziano che il tentativo di acquisire determinate e personali informazioni sia sbagliato.

Il lavoratore potrebbe sentirsi eccessivamente sotto esame, il recruiter potrebbe non essere adeguatamente preparato a valutare i risultati ottenuti, i test inoltra aumentano i tempi di selezione e ciò potrebbe scoraggiare il candidato.

In definitiva, sono molti gli aspetti da considerare prima di introdurre i test attitudinali come strumento di valutazione di un aspirante lavoratore.

Come superare un test attitudinale?

Come abbiamo visto esiste un numero consistente di test attitudinali che possono essere proposti al candidato.

Non esiste una regola generale per superarli tuttavia prendere alcuni accorgimenti può rivelarsi determinante per ottenere il posto di lavoro.

In generale, è importante mantenere la calma prendendosi il giusto tempo prima di rispondere e rispondere sinceramente. Inoltre, può essere utile:

Leggere l’annuncio di lavoro

Talvolta alcune informazioni riguardo la presenza di test attitudinali sono contenute già nell’annuncio di lavoro.

In particolare, l’aspirante lavoratore dovrebbe cercare di capire quali tipologie di test sono previsti, così da iniziare ad informarsi ed esercitarsi.

Informarsi

Se l’annuncio non riporta alcuna informazione sulla presenza dei testi attitudinali, non vuol dire che questi non possano essere comunque somministrati in sede di colloquio.

Il consiglio è di cercare sul web ogni tipo di informazione riguardo l’azienda così da capire come si svolgono i colloqui.

L’ideale sarebbe riuscire ad entrare in contatto con qualcuno presente in azienda così da potergli chiedere effettivamente come si svolge il colloquio.

Esercitarsi

Una volta raccolte tutte le informazioni, bisogna esercitarsi. In questo articolo sono stati riportati numerosi test, anche gratuiti, da svolgere.

Così facendo si inizia a prendere confidenza con lo strumento e si vagliano le possibili domande e risposte, così da non arrivare impreparati.

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