Storie di giovani imprenditori che sono di ispirazione
Giovani imprenditori si nasce o si diventa? Certo quelle che sono le attitudini e le inclinazioni di una persona non possono che essere influenzate dall’ambiente in cui si nasce, ma anche chi parte dal basso, o comunque da situazione non eccessivamente agiate, ha la possibilità con qualche buona idea e tanto sacrificio di avere il successo meritato.
In tempi difficili come questi, con la scarsità di lavoro e le prospettive risicate, soprattutto per i giovani, scoprire le storie di imprenditoria giovanile di successo può essere di ispirazione per tutti quelli che aspettano un’occasione per spiccare il volo sotto l’aspetto del lavoro.
Tabella dei contenuti
Giovani startup di successo
Non mancano comunque nel nostro paese le storie di start up innovative che hanno riscosso un buon successo, portando molti giovani alla ribalta grazie alle loro idee e alla loro intraprendenza.
Il capitolo startup Italia si arricchisce ogni anno di storie interessanti che dimostrano una volta di più come nella penisola abbondino le idee, che se sufficientemente supportate, possono essere un volano importante per la crescita e la creazione di nuovi posti di lavoro.
Capire in profondità una startup cos’è, e come funziona nel tessuto imprenditoriale moderno, è la sfida principale per qualsiasi politica volta al miglioramento del contesto lavorativo del paese, perché sfruttare tutte le potenzialità di questo strumento porterebbe giovamento non solo a chi le startup le fonda, ma anche a tutti quei giovani che sono alla continua ricerca di un impiego stabile e ben retribuito.
Ecco quindi solo alcuni esempi di storie, che nel corso degli anni, hanno contribuito ad aumentare la fama di queste nuove imprese, dando al contempo lustro al malandato sistema imprenditoriale italiano.
Satispay
Si sente parlare sempre più spesso di modi di pagare smart, che connessi alla tecnologia degli smartphone stanno mandando definitivamente in pensione il denaro contante. Una delle app più conosciute al mondo per questo tipo di transazioni è Satispay, e forse non tutti sanno che il fondatore è un giovane ragazzo italiano che risponde al nome di Alberto Dalmasso che assieme ai colleghi Dario Brignone e Samuele Pinta ha iniziato questa avventura nel gennaio del 2013.
Dopo un inizio soprattutto legato allo sviluppo della tecnologia e a tutte le implicazioni legali dietro la gestione delle transazioni, Satispay ha conosciuto una crescita esponenziale negli ultimi anni, grazie anche alla spinta avuta dalla raccolta di capitali e investimenti che questa idea innovativa attrae. Basti pensare che nel round di aprile 2017 l’azienda ha raccolto finanziamenti per oltre 18 milioni di euro, potendo quindi investire nello sviluppo del servizio e delle risorse umane. Il team al momento è composto da circa 65 dipendenti, tutti con un’età che si aggira attorno ai 30 anni, e le previsioni sono di crescita costante.
Visitando la pagina lavora con noi direttamente sul sito Satispay si possono trovare numerose posizioni aperte soprattutto per quello che riguarda l’area marketing ed informatica. Le posizioni riguardano principalmente Milano, ma non mancano le opportunità all’estero come ad esempio a Berlino o in Lussemburgo. Insomma, un ottimo esempio di ispirazione ma anche di come le nuove attività imprenditoriali possono creare valore anche per il mercato del lavoro.
Soldo
Soldo è una startup tutta italiana che nasce nel 2015, con l’intento dichiarato di fornire uno strumento moderno ed efficace per la gestione delle spese aziendali. Non è una banca, ma in pratica integra con questo servizio quello che può fare una banca, rendendo sempre disponibile un sistema di controllo e ottimizzazione di tutte le spese aziendali che si devono sostenere. L’argomento è abbastanza caldo per le aziende che al giorno d’oggi devono concentrarsi sul controllo della spesa corrente per far quadrare i bilanci annuali.
Nel concreto si tratta di un gestionale alla quale collegare tutte le carte aziendali, dove i dipendenti possono caricare foto di ricevute e scontrini per rendere chiaro e trasparente in tempo reale l’ammontare delle spese sostenute durante il servizio. Questa app multi utente ha però il vantaggio di essere applicabile non solo al contesto aziendale, ma può essere utile anche per la gestione delle spese familiari. Il fondatore è Carlo Gualandri, una vecchia volpe delle startup italiane, già a suo tempo impegnato nella creazione del primo motore di ricerca tutto made in Italy (Virgilio), della prima banca online (Fineco) e di uno dei player più importanti nel mercato del gambling come Gioco Digitale.
Grazie alla qualità del suo ultimo progetto, Gualandri ha potuto sfruttare numerosi finanziamenti per far crescere Soldo che ha visto triplicare il numero di dipendenti in pochi mesi. Sul sito esistono ancora oggi numerose posizioni aperte per fare parte di questo progetto in continua ascesa.
Eats Ready
Eats Ready è una startup a conduzione femminile che nasce nel 2017 dalle idee delle sue due co fondatrici le 25enni Micaela Illy e Olivia Burgio. Non si tratta dell’ormai classico servizio di consegna cibo a domicilio, ma affronta la questione da un’angolazione diversa, cosa che ne sta decretando il successo e lo sviluppo. Partendo dal concetto di pausa pranzo, da rendere più veloce e intelligente, l’azienda delle due giovani imprenditrici ha pensato di volgere lo sguardo verso le aziende, piuttosto che direttamente al consumatore finale. Vedendo inoltre il sistema dei buoni pasto aziendali andare verso la crisi, con fallimenti eccellenti come quello di Qui! Group, le due ragazze hanno pensato di sfruttare la tecnologia moderna per integrare e migliorare questo servizio, permettendo a Eats Ready di consolidarsi come una delle realtà più interessanti nel campo delle startup nazionali.
L’obiettivo è semplice: quello di rendere più veloce la pausa pranzo permettendo ai lavoratori di risparmiare tempo. Grazie a Eats Ready si possono scegliere i migliori ristoranti della zona, consultare i menu e pagare direttamente dal proprio ufficio prima di recarsi al ristorante. L’integrazione del servizio con le aziende che possono fornirlo ai propri dipendenti come sul modello dei buoni pasto aziendali, ha fatto il resto, ed ora questa realtà in crescita ha già raccolto 1,2 milioni di euro di finanziamenti, ma se ne aspettano ulteriori per l’anno in corso.
Questa di Eats Ready è una grande opportunità di lavoro anche per ristoratori che intendono aumentare la loro clientela inserendosi nel network di un servizio che conta utenti in crescita costante. Sul sito è possibile iscrivere direttamente il proprio locale al network, ed anche le aziende possono usufruire del servizio sempre tramite il sito diretto della startup. Insomma un servizio innovativo che fa risparmiare tempo, ottimizza le spese e può generare crescita economica grazie alla sua vocazione da network d’impresa. Le stesse co fondatrici la definiscono l’unione di Soldo e Satispay, declinata nel mondo del food.
Fare startup in Italia
Visti alcuni esempi di idee utili sia per trovare ispirazione che per cercare nuove strade verso l’impiego del futuro, vediamo ora il contesto in cui le startup possono nascere e crescere in Italia. Partiamo anzitutto da un’annotazione di carattere culturale: in Italia ancora al giorno d’oggi la paura del fallimento di un’idea blocca molti giovani brillanti che vorrebbero intraprendere un’attività in proprio. Diverso il discorso per gli Stati uniti, dove molti dei grandi imprenditori visionari, da Steve Jobs ad Elon Musk, sono passati per alcuni fallimenti prima di trovare la giusta chiave verso il successo.
Investimenti sulle startup
In Italia esiste comunque un piano di agevolazione per chi decide di avviare una nuova attività valutata come innovativa. Primo fra tutti uno sgravio fiscale per chi decide di investire in queste attività. La nuova legge di bilancio ha innalzato la percentuale da 30% a 40% di detrazione possibile su questo tipo di investimenti, facilitando il compito delle startup alla ricerca di qualcuno che possa credere e finanziare il progetto. La quota si innalza addirittura fino al 50% qualora l’investitore diventi socio maggioritario all’interno di queste nuove attività.
Restano comunque alcuni paletti soprattutto relativi alla durata complessiva del rapporto di investimento, che deve durare almeno 3 anni, questo per dare continuità allo sviluppo delle nuove imprese.
Agevolazioni e finanziamenti per startup
Oltre al lato dei potenziali investitori, opportunità interessanti si aprono anche per chi è in procinto di creare una startup innovativa. Oltre a tutti i piani regionali e nazionali per il sostegno all’imprenditoria giovanile e femminile, vi sono numerosi soggetti specificatamente interessati a concedere finanziamenti agevolati o prestiti a fondo perduto per le startup nascenti. Sul sito di Invitalia ad esempio si trovano numerosi bandi e molte opportunità di accedere a servizi di finanziamento agevolati per i giovani che decidono di avviare la propria startup. Con un servizio apposito, denominato Smart&Start si possono sostenere progetti a partire da 100mila euro fino ad un massino 1,5 milioni di euro.
Fino a questo momento i dati parlano di oltre 930 startup aiutate con elargizione di più di 3.00 milioni di finanziamento globale. Questi aiuti e queste agevolazioni importanti, hanno contribuito in maniera decisiva alla creazione di quasi 5.000 nuovi posti di lavoro connessi alle nuove imprese finanziate, dimostrando una volta di più come il mondo dello sviluppo delle statup possa essere un volano decisivo ai fini della crescita occupazionale in Italia.
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