[2023] Le tecniche di memorizzazione
Le tecniche di memorizzazione, ovvero le mnemotecniche, sono utili in diverse fasi della vita e nella quotidianità.
Fin dai primi giorni sui banchi di scuola e successivamente sul lavoro, avere una buona memoria può fare la differenza.
Inoltre, allenare la memoria è particolarmente importante ai giorni nostri.
In questo articolo, vedremo le tecniche di memorizzazione consigliate dagli esperti e perché sono così importanti.
Tabella dei contenuti
Perché allenare la memoria
La Kingston Technology, azienda produttrice di schede di memoria, ha condotto un sondaggio per verificare quanta memoria hanno le persone nei diversi contesti della vita quotidiana.
Avere tutte le informazioni a portata di mano grazie ad internet, ha portato il nostro cervello a non essere più quello di una volta.
Dal sondaggio della Kingston Technology è emerso che la mente è costantemente caricata da troppe informazioni e a volte può avere dei blackout improvvisi.
Oggi, Facebook ci ricorda di fare gli auguri alle persone care, sul cellulare abbiamo tutti i numeri annotati e quasi nessuno fa lo sforzo di ricordare le ricette a mente.
In particolare, il 43% degli intervistati dichiara di utilizzare app e calcolatrici anche per i calcoli veloci e il 48% non ricorda date ed eventi storici e cerca puntualmente la risposta in rete.
Addirittura, il 75% degli intervistati non si sforza di memorizzare le ricette.
Ai giorni nostri, le tecniche di memorizzazione risultano più che mai utili per mantenere attiva la mente e allenare la memoria.
Quali sono le tecniche di memorizzazione
Esistono diverse tecniche di memorizzazione e non mancano gli esercizi da svolgere su internet per allenare la memoria.
Quando si parla di mnemotecniche si fa riferimento a diversi metodi che aiutano a migliorare la memoria e a immagazzinare più informazioni.
Ma quali sono le tecniche di memorizzazione più famose?
Tecnica dei loci
La “tecnica dei loci” è tra le più note e tra le più antiche. Pare venisse usata da Cicerone per ricordare i passaggi delle sue lunghe orazioni.
Questo metodo risulta molto utile per aiutare la memoria nel caso di un discorso pubblico, di una presentazione sul lavoro o nello studio. Può essere utile anche nel caso di discorsi in lingua straniera, per aiutarsi a non perdere il filo del discorso.
La tecnica consiste nel visualizzare a mente un percorso familiare, come la strada da casa all’ufficio. Individuare nel percorso i punti distintivi come un particolare negozio, la casa di un amico ed altri.
Ad ogni punto di riferimento va associata una parola chiave o una breve frase. Quando si inizia a ripetere il discorso bisogna visualizzare la strada e percorrerla con la mente lasciandosi guidare dai punti di riferimento associati alla parola chiave.
Parole a piolo
La mnemotecnica delle “parole a piolo” è anche nota come tecnica di “velcro”. Questa tecnica è indicata soprattutto per ricordare elenchi di informazioni. Ad esempio, può rappresentare un valido aiuto per i giovani insegnanti che devono tenere le loro prime lezioni.
Il nome deriva dal funzionamento di questa particolare tecnica.
Per memorizzare facilmente degli elenchi di parole nuove bisogna collegarli ad un altro elenco già noto, come ad esempio, i numeri partendo da 1.
I numeri faranno da pioli alle altre parole da ricordare.
Ad esempio: per ricordare in ordine i sette re che hanno regnato a Roma si associa ogni numero al re, come segue.
- Romolo
- Numa Pompilio
- Tullo Ostilio.
E così via. I numeri, che nessuno dimentica, saranno il piolo a cui associare la nuova informazione da ricordare.
Conversione fonetica
La tecnica della conversione fonetica è tra le più utili alla memorizzazione di una sequenza numerica.
Rappresenta anche un valido allenamento mentale ed è di grande aiuto nel lavoro così come nella vita di tutti i giorni.
Questa mnemotecnica prevede l’associazione di una consonante dell’alfabeto fonetico ad ogni numero da 0 a 9.
In questo modo, un insieme di numeri viene trasformato in una parola, con l’aggiunta delle vocali mancanti.
Per alcuni, questo sistema risulta ancora troppo complesso. In questi casi si ricorre alle rime. Ovvero, ogni numero viene associato ad una parola con cui fa rima.
Come ricordare meglio ciò che si studia
Per ottimizzare il tempo e ricordare meglio ciò che si studia è possibile allenare la memoria e mettere in pratica alcuni suggerimenti.
Oggi, la formazione continua porta i lavoratori a dover imparare nozioni nuove e spesso a seguire corsi di formazione.
Imparare a studiare non riguarda più solo gli studenti.
Il primo errore che si commette quando si cerca di imparare qualcosa di nuovo è farsi prendere dall’ansia di apprendere tutto e subito. La mente, per poter ricordare meglio, ha bisogno di calma e di tempo.
Le ripetizioni continue dello stesso concetto a cui molti sono abituati, non sembrano portare benefici. Risulta più utile riprendere i concetti a distanza di alcune ore. In questo modo si rafforza la memoria.
Gli schemi e l’uso di parole chiave sono altri sistemi utili per ricordare meglio ciò che si studia e infine, la tecnica mnemonica dei loci, della quale si è appena parlato, è tra le migliori per aiutare la mente a fissare i concetti e a non perdere il filo quando li si ripete.
Migliorare la memoria al lavoro
Avere buona memoria è sempre un’abilità ambita da chiunque, ma in alcuni casi è fondamentale.
Anche al lavoro è spesso importante essere in grado di memorizzare velocemente diverse informazioni, essere più concentrati e veloci nell’apprendimento.
Oltre alle mnemotecniche, cosa si può fare per migliorare la memoria al lavoro?
Secondo l’autore Matteo Salvo, esperto di tecniche di memoria e mappe mentali ci sono alcuni semplici azioni quotidiane che aiutano ad avere una mente più attiva e a ricordare meglio.
Tra i diversi consigli dell’esperto ce ne sono alcuni molto semplici e alla portata di tutti come:
- Dormire bene per avere una mente in salute
- Praticare sport al mattino
- Navigare in rete non divagando tra molti argomenti diversi
- Imparare ogni giorno delle parole di un’altra lingua
- Avere la postazione da lavoro in ordine.
Dormire almeno 8 ore al giorno, prendere sonno prima di mezzanotte aiuta a liberare la mente ed a essere più efficaci il giorno dopo.
Inoltre, fare un po’ di attività fisica appena svegli permette alla mente di attivarsi più velocemente.
Tra gli altri consigli dell’esperto c’è quello di fare attenzione a quando si naviga in rete. Passare da un sito all’altro, scorrere tra i profili e i post non aiuta a concentrarsi e a memorizzare le informazioni utili.
Per aiutare la memoria è importante focalizzare l’attenzione solo sulle informazioni utili senza perdere di vista gli obiettivi.
Allo stesso tempo avere la postazione da lavoro ordinata e ben organizzata ha un effetto benefico sulla mente e può influire sulla memorizzazione, il caos, infatti, non aiuta questo processo.
Infine, l’esperto consiglia di imparare ogni giorno nuove parole di una lingua straniera. Si tratta di un ottimo esercizio, facile e che non richiede molto tempo.
Tecniche di memorizzazione: anche dopo una certa età
Con l’avanzare dell’età si può registrare una lieve perdita di memoria. Si tratta di un evento del tutto fisiologico, come emerso da uno studio pubblicato su PubMed.
Secondo quanto scoperto, circa il 40% delle persone dai 65 anni in poi dichiara di notare un peggioramento della memoria, ma di questi solo l’1% sfocia in demenza senile nel giro di un anno.
Nella stessa fascia di età si nota che circa il 10% presenta un deterioramento cognitivo lieve che in alcuni casi sfocia in Alzheimer.
Il primo passo è fare una serie di esami e valutare possibili concause che portano alla perdita di memoria. Inoltre, lo studio evidenzia che l’insorgenza di Alzheimer può essere promossa da fattori non genetici.
Secondo gli esperti proteggere la salute del cervello è possibile riducendo lo stress, facendo attività fisica aerobica, con una corretta attività mentale e con lo studio delle tecniche di memorizzazione, ma anche curando l’alimentazione.
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